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Showing content with the highest reputation on 21/03/2018 in all areas

  1. 4 points
    Oh,scusate ma a me viene da ridere a vedere sto vittimismo... Chi non vota i 5s è un italiano rincoglionito (cit) o peggio.
  2. 3 points
  3. 2 points
    Torino-Roma 3-1 09/16 Juventus-Torino 0-1 fino al 90' Praticamente sono stati giudici del nostro scudetto Grazie al loro attacco che ha liquidato la Roma e alla pera presa da Higuain Con un cartello ben riuscito e un pò di attenzione in difesa Roma 90 (scontro diretto favorevole) Juventus 90 Che bel cartello
  4. 2 points
    Per uno che cade, 100 sono pronti a prenderne il posto!
  5. 2 points
    No no, ma continua, tanto i voti i pigliam ca pala. In termini elettorali ci stai costando più del completo marrone di occhetto.
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  8. 2 points
    Si ma e' la stessa cosa che succedeva con i fascisti. Non me li fa bollare come meno co*****i, o meno Analfabeti funzionali. Almeno al tempo vi era la scusa della scarsa istruzione di massa. Ora che scusa esiste? P.s. il 100%, ma un ottimo 90% e passa rappresenta una stima anche troppo conservativa. P.p.s. Il problema non e' nemmeno il fatto che sono al centro di qualsiasi s******a propinata a livello di fake news (scie chimiche, vaccini, terre piu o meno piatte, parenti di politici vari, CV falsificati, crediti millantati e via fino a Natale). Il problema, quello molto molto grave, e' l'assenza totale di un benche' minimo spirito critico dei loro elettori. Si, e' una setta, non un semplice movimento. Perche' quello che distingue un movimento (per quanto disgustoso possa essere) ed una setta e' proprio lo spirito completamente acritico dei propri militanti. Davvero, si puo svariare dai bonifici ritirati, alle spese gonfiate, ai deputati considerati incandidabili ma poi..guardacaso candidati, ai CV falsificati, fino all'ultima News ossia un possibile accordo con il Nemico : il Berlusca! Zero sprito critico, tutto bene. Fino alla cicuta.
  9. 2 points
    La Red Bull Che poi dovrebbe chiamarsi Red Ball, perché è una delle tante bufale che si autopropinano i cagata. È chi le inventa alla fine è quello che ci crede più di tutti...
  10. 1 point
    per un esterno d'attacco 15 gol sono tanti ( contando anche altri 10-15 mangiati durante l'arco del campionato) per esempio costa ne ha fatti solo 2 , callejon 8 , insigne 7 , candreva 0
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  12. 1 point
    Bisogna vedere se noi saremo in grado di fare un altro campionato da 90-95 punti...questa è una stagione che sia per noi che per il Napoli è estremamente massacrante...si sta giocando senza avere margine di errore...dal punto di vista mentale è una guerra questa stagione
  13. 1 point
    Questo è un campionato anomalo. In 2 hanno perso 23 punti togliendo lo scontro diretto. Non lo so bisogna vedere come nel tempo assorbiremo gli addii del gruppo storico. Per questo bisogna godersi pienamente questa stagione. Inviato dal mio GT-I9195 utilizzando Tapatalk
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  15. 1 point
    Pur di avere un tridente composto da Dybala Griezman e Higuain accetterei come allenatore pure Maran
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    Civati lascia: «Parlavo di fratellanza a sinistra. Che illuso...» Il leader di Possibile, che ha annunciato le dimissioni, fa un bilancio dopo la sconfitta del 4 marzo: «Siamo sembrati accademici. In campagna si vedevano i soliti volti, come Bersani e D'Alema. Io? Cercherò nuove prospettive» La vittoria ha moltissimi padri, la sconfitta è orfana. Ma qualche coraggioso padre putativo ancora lo trova. A sinistra c’è Giuseppe Civati detto Pippo. Uno che è pure figlio della sinistra. E che dopo il risultato disastroso del 4 marzo (poco più del 3% e nessuna rielezione per lui), ha annunciato le dimissioni da segretario di Possibile, il partito della lista Liberi e Uguali. «Mi sento meno uguale ma più libero», scherza oggi, con quella stessa autoironia che gli ha permesso di ritirare fuori persino un titolo di Lercio a lui dedicato: «Flash – Civati in minoranza anche tra i civatiani». «Pensavo fosse una bella operazione politica. Avevo cercato di mettere insieme Nicola Fratoianni, Laura Boldrini, Pietro Grasso. Parlavo addirittura di “fratellanza”, pensi che pirla che sono…», commenta amaro oggi. E poi cos’è successo? «Abbiamo lasciato da parte il programma. Tutti gli altri dicevano minchiate assurde. Noi, che pure avevamo un ottimo programma, non abbiamo veicolato neanche una proposta nitida. Siamo sembrati accademici, poco indignati, per nulla convinti». Di cosa avete finito per parlare? «Delle alleanze post-elezioni. Roba che non interessava a me, figurarsi all’elettore. Siamo rimasti avviluppati in un politicismo devastante». Già mesi prima delle elezioni, i più critici vi etichettavano come l’ammucchiata degli anti-renziani. «Magari lo fossimo stati! (ride)». Prego? «Durante la campagna io non ho mica visto tutta questa incazzatura contro Renzi. Forse avremmo dovuto comunicarlo, che stavamo facendo un’altra cosa rispetto a Renzi… ma non voglio attaccare nessuno, faccio solo autocritica». Lodevole da parte sua. Allora mi dica almeno tre suoi errori. «Non mi sono imposto. Non sono riuscito a trovare una chiave moderna. Non mi sono preso dei rischi. Magari, con l’obiettivo di essere unitari, ci siamo un po’ annullati a vicenda». L’impressione è che i «volti nuovi» come lei, Nicola Fratoianni e Roberto Speranza siano stati messi un po’ da parte. «In campagna si sono visti solo Grasso e i leader di sempre, come Bersani e D’alema. Diciamo che non abbiamo esattamente dato l’immagine di essere una nuova proposta». Stesse vecchie dinamiche. «Non c’erano neanche candidature locali visionarie e spiazzanti. Eppure avevamo un sacco di persone in gamba che messe alla prova avrebbero dato un’immagine diversa». Cosa consiglia a Bersani e D’Alema? «Di mettersi a disposizione della sinistra. E di promuovere figure nuove». Che rimorso ha Giuseppe Civati? «Forse avrei dovuto lasciare il Pd prima e costruire qualcosa di molto forte subito. Mi sono deciso tardi, dopo un lungo periodo di riflessione. E ho perso l’abbrivio iniziale». Le faccio le obiezioni più banali che le sono state rivolte. Il nome Possibile non è mai stato avvincente. Lo cambierebbe, se potesse tornare indietro? «No, rimane un nome bellissimo». «Civati è un radical chic». «Non sono mai stato chic. Al massimo, un radical che sfugge alle classificazioni». «Sono lontani dalla strada, a differenza di Salvini». «Da Salvini dovremmo imparare a utilizzare un po’ di strategia. Ma a differenza sua, io non userò mai scorciatoie ideologiche in chiave populista». Pensa che questo sia un tempo incompatibile con forze più sobrie e meno muscolari come la sua? «Non è detto, la politica cambia velocemente. Veda Di Maio e Salvini. Adesso sembrano dei Mattarella in miniatura. Siamo nell’epoca dei trasformisti».
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    Poi quando arriviamo ai quarti di champions cominciano a parlare di possibile triplete, gufando a cielo aperto.
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    Michela Franco!!! 1a0 Inviato dal mio SM-G920F utilizzando Tapatalk
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    Io la canzone la ricordo diversa. Ne ha omessi 77. Inviato dal mio GT-I9195 utilizzando Tapatalk
  23. 1 point
    Reazione "composta" all'eliminazione dei vitellini Niente dai, anche a livello giovanile, se non la prendiamo sempre nel c**o nel recupero non siamo contenti. Mai una gioia SONO ORMAI 23 ANNI CHE INGOIO M***A... BASTAAA!!!
  24. 1 point
    si gioca fuori quindi niente Juventus TV. su raisport fanno il pattinaggio. quindi "chettelodicoafare", giusto?
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    Il massimo della visibilità di cui gode Civati sono i fumetti di Makkox Oltre alla polemica perchè è uno juventino falzo. Le rare presenze che fa in tv sono alle 10 di mattina. Questo per me è già un indizio. Perchè si è visto in questa campagna elettorale, c'è spazio solo per chi grida e per chi rilancia il piatto. Le prime pagine, la prima serata, i trend sui social, se le prendono solo quelli che la sparano grossa, che fanno notizia (guarda caso l'unica visibilità sui temi che ha avuto LeU è stata sulla proposta dell'università gratuita). Non è niente di rivoluzionario come partito in sè, anche se la partecipazione dal basso è centrale. Parlavo di differenze con Sinistra Italiana già dalla nascita, perchè quest'ultima alla fine è nata da un gruppo parlamentare dalla solita fusione di partiti e correnti (e anche a livello locale, sono molto verticistici). Per la differenza nel trattare i temi, banalmente ti dico di andare a spulciare il sito che è sempre aggiornato (la sezione "Quaderni"). Per me anche la forma è sostanziale in politica. E non vorrei passare per il classico sinistroide oltranzista minoritario, ma quando leggo Fassina parlare di "sovranismo di sinistra" mi cascano i co*****i.
  28. 1 point
    Avremo una quota del 40% sulla gestione del JHotel. Avanti anni luce
  29. 1 point
    che la società abbia programmi ed idee chiarissime per me è indubbio.
  30. 1 point
    http://www.juventus.com/it/news/news/2018/nell-area-continassa-sorgera-il-nuovo-j-hotel.php
  31. 1 point
    sisi Maja, ma infatti la premessa è che io concordavo in tutto sul tuo post. dicevo solo che il real tutte le linee di credito il Real se le è conquistate a suon di gestioni economiche esemplari. a suon di valore aggiunto. sono due scuole diverse. cantera vs cartera che comunque sia ha portato il real a vincere 3 delle ultime 4 champions league. cosa unica al mondo.
  32. 1 point
    Il solito politicante servo di partito, detto da lobotomizzati di una web agency, ci sta tutto.
  33. 1 point
    Credo che la ragione sia dovuta al fatto che, nel clima attuale per cui tutto è bianco e nero, chi non crede alla teoria un po' leghistofila del Sud in coda al Caf che vota in massa per l'assistenzialismo crede all'opposto che sia stato un voto di protesta ben ponderato. Il punto è che è un po' difficile spiegare un voto culturale in assenza di movimenti culturali di peso in questi mesi tali da spingere, per fare due esempi, la città che un anno e mezzo fa votava sindaco Mastella e la regione che meno di sei mesi fa (!) portava in trionfo Musumeci, a scompaginare le carte (anzi, vari intellettuali del Sud hanno manifestato il loro antipopulismo). La realtà è diversa, e cioè laddove senz'altro c'è un disagio nei confronti della politica di governo (cosa che però emerge ovunque, anche nelle regioni rosse), è stato più facile per il M5S compilare listoni che non trovare candidati unitari tra i vari ras locali (che esistono, si sa da tempo, e non solo al Sud, anche in Liguria per esempio). I piccoli De Luca crescono anche nel M5S, e mi è difficile credere che in tanti abbiano votato con l'occhio così lungo da vedere e incoraggiare la composizione di un governo PD-M5S nel clima della campagna elettorale
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    Hanno risolto il problema delle coperture.
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    e aggiungo...la cena è stata fatta per convincere Dybala a restare!
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    hanno vinto anche troppe partite...vanno riportati sulla terra
  37. 1 point
    Si parla di "generazione cresciuta davanti alla tv"/"davanti al pc" come se allo scoccare del 1998 avessimo tutti buttato i nostri televisori col Grande Fratello nella spazzatura e l'avessimo sostituito con modem fiammanti con i quali ascoltiamo Chopin commentando Machiavelli, come se i social non vissero di commenti alle trasmissioni tv (quasi di ogni tipo, soprattutto reality/talent, ma anche talk show politici e programmi d'inchiesta) e la D'Urso e la De Filippi non fossero viste più da giovani che da vecchi.
  38. 1 point
    Scusa , hai ragione.. c'ho avuto un po' di c***i ultimamente... Appena ho un attimo...
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    Detto che non mi stancherò mai di ripeterlo, il problema non sono le spese in se, ma il fatto che i 5s ci abbiano costruito sopra la base della loro propaganda. Sono semplicemente incoerenti e falsi. Aggiungo che Gasparri o altri mai hanno messo come punto cardine del loro manifesto politico il fatto di spendere poco. E che tutti i partiti sono obbligati dalla legge a pubblicare il proprio bilancio. I 5s, non avendo uno statuto, no. C'è trasparenza e trasparenza....
  40. 1 point
    Il messaggio è chiaro. Il tono è educato e quasi rassegnato. Per una volta non mi sento di prenderli per il sedere: il loro problema non sono i 10-15.000 che allo stadio ci vanno, sono gli altri mille miliardi che esistono solo su internet ma che non sganciano un euro. Quello che non si riesce a fargli entrare in testa che esistono entrate e uscite e le famose plusvalenze di Cairo servono solo a coprire i costi: finite la plusvalenze, finito il bue. Cairo e Ventura hanno cavato sangue da una rapa con Ogbonna, Darmian, Ciruzzo, Cerci, Peres, Maksimovic, Zappacosta e Benassi. L'errore è stato di non capitalizzare Belotti e adesso giocatori su cui fare plusvalenze non ce ne sono più. Se pensano che questo sia un anno gramo, si preparino per il prossimo
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