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Showing content with the highest reputation on 12/11/2024 in all areas

  1. 3 points
    anziano e con 1 fantastiliardo di ingaggio fermo da qualche mese primadonna pericolosissima in uno spogliatoio giovane come il nostro Credo che non lo vedremo mai
  2. 2 points
    Allora unica soluzione Martin Caceres, se è ancora vivo.
  3. 2 points
    Colpo molto duro. Cabal stava crescendo alla grande. Bel giocatore.
  4. 2 points
    senza parole, davvero. tantopiù che le nazionali hanno ROTTO IL CAZZ,O
  5. 2 points
    L'acquisto più incomprensibile dell'ultimo mercato....Giuntolo doveva avere fatto fuori una cassa di prosecco....rotto, iper valutato e scarso
  6. 2 points
    Marchisio e de Sciglio 7 crociati in 10 anni Inviato dal mio 22101320G utilizzando Tapatalk
  7. 2 points
    Voglio sapere perché le *****e di Milano non hanno un crociato rotto dal 1700 e noi ne abbiamo due in un mese. Questo campionato è falsato!!!! Annullare immediatamente sto campionato cercare quel mago che protegge quelli lì e ce l ha con noi!!!!
  8. 2 points
    Stop alle nazionali finché non iniziano loro a stipendiare i giocatori.
  9. 2 points
    io ho paura che si svegli la mattina e non sappia più chi è! terzino dx o sx? ala dx? mezzala mascherata? jolly? zorro? maggiordomo di motta? parcheggiatore abusivo alla continassa? boh povero ragazzo!
  10. 2 points
    imho, la situazione Vlahovic tra prestazioni deludenti e ingaggio monstre è il problema numero uno da risolvere
  11. 2 points
    Esatto. Douglas Luiz andrebbe monetizzato prima che diventi un nuovo Arthur. Non credo che in qualche settimana si metterà al passo con gli altri. Ho sempre ritenuto che fosse un costoso scarto della Premier dove nessuno lo ha chiesto e/o voluto.
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  13. 2 points
    Gioca a Torino Inviato dal mio 22101320G utilizzando Tapatalk
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    Giustamente dopo aver ampiamente dimostrato che la squadra gioca molto meglio con Koopmeiners lo leviamo per far giocare esterno alto un terzino con 4 gol in serie A. Giusto per non rimpiangere le scelte cervellotiche
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    Digos sta già visionando i filmati messi a disposizione dalla Juve. I picchiatori di seggiolini e gabinetti saranno identificati e denunciati. Al prossimo derby allo JS saranno una ventina di meno. Zecche dei centri sociali con una spruzzatina di Torino bene con la puzza sotto il naso presto identificati. Picchia il, picchia il, picchia il gabinetto, o granata picchia il gabinetto…. Siete ridicoli…. Prossimo coro al derby
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    Sembra per davvero uno di quei giocatori di fifa con le caratteristiche truccate al massimo
  19. 1 point
    Mah, sinceramente non darei la colpa alle nazionali. Forse dovremmo rivedere i metodi e i carichi di preparazione e allenamenti, ridurre i campionati a 16 squadre. E invece ogni anno sempre più partite. Le società non hanno disponibilità economiche per allargare le rose.
  20. 1 point
    è vero, ma è uno che si applica tanto, uno che fa anche i movimenti giusti... per assurdo lui quando è stato messo come falso nueve fa movimenti più intelligenti in avanti di Vlahovic
  21. 1 point
    Ma è possibile vivere ogni santa partita con la paura che qualcuno su possa far male? Io sono anni che le vivo così... addirittura sabato speravo jon entrasse conceicao x evitare infortuni... mentre a quei bastardi di M***A figli di vomito di Milano mai nulla, se non a riserve delle riserve... ed oltretutto il rientro è sempre prima del previsto
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  23. 1 point
    Qui si va ben oltre la semplice sfiga. Urge fare qualcosa. Torino non era la capitale del mondo magico? Esoterismo a Torino - Wikipedia
  24. 1 point
    che poi quello è pure un pippone inutile, valentina scarponi...capirai. Da noi sempre tutta gente fondamentale, sempre i migliori...
  25. 1 point
    ormai è un giocatore sul quale non puoi più contare al 100%, a volte ci sarà molte altre no, per di più abbiamo pure Nico soggetto ad infortuni frequenti serve uno sano per far rifiatare quei pochi rimasti, altrimenti sarà emergenza da qui a fine stagione e in un campionato equilibrato come questo sarebbe un rischio enorme
  26. 1 point
    Comunque mandare via come un appestato Rugani ad agosto è stato un errore clamoroso.. Poi siamo stati sfigati a perdere sia Bremer che Cabal, ma che il reparto difensivo fosse già risicatissimo era evidente
  27. 1 point
    Interisti maledetti col loro mago!
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    Yldiz deve giocare titolare. Deve avere la possibilità di sbagliare un tot di partite, perché ha 19 anni, perché i numeri 10, a parte Messi e altri 2 o 3 nella storia del calcio, sono discontinui per natura.
  29. 1 point
    Se fossero furbi a questo punto chiamerebbero Ranieri a far da traghettatore, in questo marasma puoi prendere solo uno che sappia cos'è l'ambiente Roma
  30. 1 point
    ma infatti ..come sempre si guardano solo i numeri e si ha la memoria corta. nella sua prima esperienza entrava e segnava. nel post cr7 non è mai stato titolare e in quei brevi periodi che giocava si è sempre sbattuto,e in campo lo si vedeva.ma la Juve degli ultimi 3 anni semplicemente non aveva una fase offensiva.Come riserva di Vlahovic quest'anno ,ma con possibilità di giocare cmq molto ,sarebbe andato benissimo e ce lo avevamo già in casa.
  31. 1 point
    Quella è malafede pura da parte di tutti, proprietà compresa che, se fosse stata seria, avrebbe detto, all'epoca, qualcosa tipo "sappiate che se perdiamo soldi per questa decisione denunciamo voi e la ditta fornitrice per danni visto che avete detto che questa tecnologia può sbagliare e fare danni gravi così marcatamente e avete affermato che lo sapevate e d avete lo stesso accettato di usarla"... ma tanto il quisling si sarà segato in sala VAR con i suoi amichetti prescritti quella sera come minimo...
  32. 1 point
    No, penso che a quei livelli non si sia ancora arrivati, perdersi un giocatore in campo penso sia una cosa così grottesca da sembrare impossibile e spiegabile solo con la famosa frase "è un errore ma non ha sbagliato...."
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    Sperando che Elkann sia allo stadio, cosi fa un pacchetto Motta /Giuntoli out. E' tempo di cambiare guida tecnica
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    la classe è innegabile. ma dobbiamo partire dal presupposto che non sta giocando in un contesto perfetto o collaudato, ma in una squadra a sua volta in costruzione/crescita. avrà altri passaggi a vuoto, e su questo topic tornerò a leggere che è una M***A
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    Andonio ormai non è più credibile qualunque cosa dica
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    Milik devi considerarlo il nuovo De Sciglio I tre giocatori chi sarebbero? Dai… A me fino a luglio va bene anche un prestito, pure un Davis dall’Udinese, insomma una punta vera di ruolo. Poi a luglio rivoluziono il reparto vendendo anche Vlahovic.
  37. 1 point
    A volte credo che scrivete le cose solo per andare contro a prescindere Ma koopmainers può giocare 77 partite? Ci sarà una volta dove sto Cristo deve riposare ecco in quel caso E meno male che ho detto vorrei vederli solo una volta Ma abbiamo capito che koopmainers non si potrà mai riposare Inviato dal mio 22101320G utilizzando Tapatalk
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    Per fortuna che le direttive di Rocchi erano ... mai più rigorini
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    ULTRANGHETE ROSSONERAZZURRE http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=6885
  42. 1 point
    se dovessi prendere un pronostico del genere, sappilo che ti chiederà per un paio di anni consecutivi i numeri per il supernalotto
  43. 1 point
    Forte davvero, peccato che nel giro di un paio d'anni lo venderemo ad una inglese o spagnola per una cifra importante. Godiamocelo finché sarà a Torino.
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    L importante è rimanere attaccati alla vetta fino a Gennaio , poi si deciderà il campionato. Confermo la sensazione che non ci sia un ammazza campionato, ma a differenza delle squadre in vetta , noi siamo quelli con maggior margine di miglioramento, non possiamo non crederci , si può fare.
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    Giocatore molto limitato ma almeno attacca la porta
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    Kean sta facendo il fenomeno a Firenze, come faceva proprio Vlahovic. È piena la storia di giocatori forti in provincia che poi non rendono con squadre che hanno ben altri obiettivi.
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    poi una vittoria che gli abbiamo fatto fare che non contava un c****.
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    https://www.corriere.it/sport/calcio/24_settembre_27/cistiano-giuntoli-intervista-1008b200-8715-4de6-b7e6-09ac96501xlk.shtml Cristiano Giuntoli: «La Juventus è ripartita da zero, Thiago Motta è un predestinato, di Allegri non parlo. Se non fossi diventato dirigente avrei aperto un bar» diMassimiliano Nerozzi e Monica Scozzafava Il capo dell'area tecnica della Juventus: «Per scegliere un giocatore i numeri non bastano, servono le emozioni. Vlahovic sostituito all'intervallo? È il metodo Motta, nullla di strano. Di Allegri non parlo». Quando si dice avere la Juve nel cuore: dal figlio Alessandro, due anni e mezzo e maglietta bianconera d’ordinanza — «Vai alla Giuve? Mi dice quando esco» — a papà Tiziano, che non c’è più ma che c’è sempre: «Era un tifoso fanatico — sorride Cristiano Giuntoli, prima di sollevarsi gli occhiali e stropicciarsi gli occhi — quando avevo otto anni mi portava alle partite, a prendere ombrellate. Certo che ho pensato a lui, quando sono arrivato qui, ci penso e mi commuovo». Qui sarebbe il quartier generale della Continassa, da capo dell’area tecnica, e più in alto c’è solo il cielo: «La Juve è un punto d’arrivo, il massimo». Non è stato facile strapparlo all’allenamento — «Scusate, il campo mi arrapa, un mio pregio e un mio difetto» — ma parla volentieri, affrontando i punti (potenzialmente) meno comodi con ironia da Woody Allen: «Non mento, diciamo che ometto». Cristiano Giuntoli, la Juve ha il bilancio in rosso ma ha fatto uno shopping di lusso: qual è il trucco? «Non c’è. Bisogna solo fare i conti, e tener presente la prospettiva di cinque anni. Prima potevi avere un giocatore, faccio un esempio, che guadagnava tredici milioni di euro lordi, ora ne hai uno che hai pagato 10 milioni ma che di stipendio pesa meno di un quinto: alla fine, tra ingaggio e ammortamento, risparmi oltre 30 milioni di euro. E così via, per tante operazioni fatte quest’anno». Morale? «Non c’è nessun metodo Giuntoli: dovevamo abbassare il monte ingaggi e l’età media della rosa. E l’abbiamo fatto». Per andare in quale direzione? «Costruire mattone dopo mattone il nostro percorso, siamo fra le squadre più giovani del campionato e abbiamo un progetto importante. Sono molto ottimista e anche contento di come è cominciata questa stagione». Beh, ma il motto della casa non è «vincere è l’unica cosa che conta»? «Certo, la Juve è una società che deve vincere. Non è la sola cosa, ma quella più importante. Noi dobbiamo mantenere l’equilibrio finanziario e una competitività elevata per riportare il club dove merita. C’è il risultato, ma anche il modo con il quale ci si arriva. Bisogna partire dalle prestazioni, sta qui la differenza». Non avverte la pressione? «Qui ce n’è di più. Ma più che di pressione parlerei di senso di responsabilità. Questo è quello che ho avvertito appena arrivato. La consapevolezza di essere in un club che ha fatto la storia, e di avere sulle spalle il peso di una mission importante. Non amo far trasparire le mie emozioni, anche la pressione è qualcosa che sento dentro, fuori prevale la lucidità, la serenità del manager che deve sempre prendere decisioni di testa e mai di pancia. Forse è questo il pregio che mi riconosco: la serenità in qualsiasi situazione». Com’è entrare al J-museum? «Mi emoziona, sempre. Penso al mio babbo, mi rendo conto di dove sono e mi passano per la mente le immagini della Juve che sognavo da bambino». Ecco, qual era il suo idolo? «Zoff, Cabrini, Scirea... Causio, che è stato un fuoriclasse. E Furino, la mia epoca da tifoso». Per scegliere un giocatore, fiuto o big data? «I numeri rappresentano lo storico di un giocatore, ma ho bisogno di sentire l’emozione, di vederlo e capire cosa mi trasmette. Ed è una valutazione imprescindibile alla quale associ tutti i dati che vuoi, ma senza il sentiment non ho il quadro completo della situazione. Ma c’è sempre un margine di rischio quando prendi un calciatore». Scommesse perse? «Certo, ci stanno». Acquisto più complicato? «Forse Victor (Osimhen, ndr). Ci ho messo quattro mesi per portarlo a Napoli». E adesso non è più lì. «Andava forse venduto prima, ma Aurelio (De Laurentiis, ndr) è un imprenditore intelligente e astuto. Gli devo tanto, gli voglio bene». Thiago Motta corteggiato a lungo, come lo ha convinto? «È evidente che con il Bologna aveva fatto così bene che non eravamo gli unici ad avere gli occhi su di lui, ne eravamo consapevoli e abbiamo giocato le nostre carte, sposando evidentemente in toto il suo progetto di calcio». Aveva un piano B? «Non dico il nome, ma è un allenatore straniero che esercitava ed esercita ancora in Europa». Un rimpianto? «Chi non ne ha? Avevamo l’esigenza di fare un buon mercato e mettere i conti in ordine. L’obiettivo era fare una squadra giovane, ma con uno storico che rappresentava la base». Un nome: Calafiori. «È un rimpianto per tutto il calcio italiano, non della Juventus. Bisogna interrogarsi sul fatto di non aver avuto la forza di tenere in Italia un giocatore della sua portata. Le grandi squadre hanno preso tutte un difensore, non lui». Vlahovic sostituito all’intervallo: da tifoso prima e manager dopo cosa ha provato? «Nel calcio di Thiago succede, nulla di particolare». Il rinnovo è un problema? «No, un calciatore come lui con prospettive ancora importanti non può mai essere un problema, il rinnovo è un obiettivo, lo faremo. Un giocatore che vale tanto e guadagna tanto per noi rappresenta un patrimonio». Chi vince il campionato? «Presto per dirlo, ma Inter e Napoli sono le favorite. Lo dice la storia, vince sempre la squadra più esperta. L’Inter lo è, il Napoli per il cambio strategia che ha fatto lo è diventata». E la Juve? «Abbiamo cambiato tanto, e quando lo fai rischi sempre. Abbiamo modificato completamente il modo di pensare calcio, partiti da zero. Non sappiamo ancora quello che possiamo fare, siamo alla scoperta di noi stessi. Adesso c’è anche la curiosità di capire, vedere cosa facciamo». Chiesa è rimasto fuori per un po’, per poi essere ceduto: come si gestiscono situazioni come questa? «Con la chiarezza e la semplicità, con il giocatore e il suo entourage siamo stati sempre molto onesti, tutti insieme abbiamo cercato la soluzione più giusta per il giocatore, che è molto forte e gli auguriamo tutto il bene possibile». McKennie era anche lui in lista di sbarco. «No, lui aveva un problema di rinnovo, ma non è mai stato fuori dal progetto». Cosa ha di speciale Koopmeiners? «Anche questa è stata una trattativa difficile. È speciale nelle giocate, nella tecnica. Un calciatore a testa alta, sa sempre dov’è la palla, sa a chi darla. È uno tosto». E Thiago perché è unico? «Ha avuto un grande impatto all’interno della Juve. Modi gentili, carini, con tutti. Lui è un predestinato, molto empatico con la squadra. Ha grandissima personalità. Dà tutto, vive per questo lavoro». Quante bugie dice? «Non dico bugie, ometto. Ma in ogni caso, sono bugie bianche. Le dico, ma ne subisco anche. Quando un calciatore ha già deciso di andare altrove e lo nasconde, e me ne accorgo, fingo di credere a quel che dice. Lo capisco». Incontra Galliani per Di Gregorio e poi dice che vi eravate visti per altro. «Giuro, ci eravamo visti per altro. Anche!». Il rapporto con Allegri? «Mi spiace, di questo non parlo». Risultato o bel gioco? «Dico equilibrio e comando del gioco, quello che mi piace di questa Juve. La squadra forte deve saper fare tutto». Ha mai preso una decisione solo per soldi? «Per carità, mi faccio rispettare in sede di trattativa, ma non ci penso come a una cosa materiale, ci sono altri aspetti che pesano nelle scelte. Sono un generoso, anzi quando tratto un calciatore e mi accorgo che ha in testa solo quelli, resto guardingo». Se non avesse fatto il dirigente sportivo? «Abitavo sopra un bar, e mi manca il bar sport: quelli di una volta, con il calcio e le chiacchiere. Forse ne avrei aperto uno».
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