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Showing content with the highest reputation since 06/06/2025 in Posts

  1. 10 points
    Io lascerei tutto com'è invece. Dobbiamo saltare i prossimi 12 mondiali e i prossimi 10 europei. Giornalisti, opinionisti, scienziati del calcio alla Adani, allenatori, giocatori...devono passare giornate intere a disquisire di chi sia la colpa, di come mai il calcio italiano non va bene, di come mai non ci qualifichiamo...mentre gravina li guarda dall'alto della sua poltrona e del suo stipendio, mentre carraro si candida (a 134 anni) a presidente del Coni, mentre i presidenti di lega calcio/fifa/uefa/dazn/procura federale ecc. sono tutti interisti. Hanno raso al suolo la Juve per due volte in 17 anni (CON IL NOSTRO CONSENSO E LA NOSTRA COMPLICITA'), ci hanno etichettato come mostri, rovinatori del calcio, dopati, truccatori di bilanci, compratori di arbitri, ladri, mafiosi, assassini...ce ne hanno dette di tutti i colori, ora devono scoppiare. Deve crollare tutto il castello di carta che hanno creato, col solo e unico scopo di favorire le mer*e neroazzurre. Lì hanno messo in tutti i ruoli chiave quei vermi intertristi, hanno fatto fuori l'unica squadra che mandava avanti tutto il carrozzone, hanno comprato giornali, procure, PM, federazioni...ora devono scoppiare. Deve crollare tutto, per come la vedo io.
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    Ormai è passata una settimana da quando la posizio.mp4
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    Che ti deve dire di Vlahovic, stiamo cercando di venderlo, ci manca solo che si metta a dire in conferenza stampa che è 'na sega L'ultima volta che ti sei messo a disprezzare i giocatori con un cartello vendesi grosso come una casa te ne sei uscito con 15 milioni + la percentuale sulla rivendità per Huijsen
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  7. 8 points
    Ecco le sue reaction, because..... Alla prima reazione dalla prospettiva sembra che ha il binocolo, qui ci vorrebbe un'altra gif, aspè che mo sguinzaglio @hopper ssstik.io_@ravyftbl4_1749214263549.mp4
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  9. 7 points
    E niente i pentaperati continuano a soccombere, to be continued.... 9bb0c10a0c8a5b2bfa0e0957505e99ba.mp4
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    AQO_8ekDs1AZI0JzoZ73DJVq-yZEt2a4IVVFUqye_SW2ZL5tpcYor5VJrtEYOhlMZJyNGrqIzS2za-pY6nx57NOt-L8Ywph7yc9PyRg.mp4
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  12. 7 points
    C'è il serio rischio di non andare al prossimo mondiale. E sarebbero tre di fila. E sarebbe magnifico, perché è quello che si merita questo sistema.
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    sapete dove posso trovare la replica di tutta la partita? gli highlights non mi bastano più 😂
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    ultimo nostro mondiale 11 anni fa. chi oggi ha 16-17 anni, cioè l'età in cui emerge un yamal, al tempo aveva 5 anni. semplicemente nelle scuole calcio si insegna Z E R O di tecnica, solo tattica a kazzo. abbiamo gente che si adatta più o meno a ogni ruolo dal punto di vista tattico, ma che fa kagare più o meno in ogni ruolo dal punto di vista tecnico
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    Onore a questi due fuoriclasse...il pubblico francese=M***A
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    efe38a4629df5fd3974a9ae45a3370dd.mp4 51449da3d14f68e8a1586fed6461a3b9.mp4
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    Pure l'AI di Meta conferma che prendere 5 baguette nel chulo in 90' può essere doloroso
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    Faccio notare che la gazzamignottadallapellerosa prima pompava Fabregas. Poi, ottenuto il rifiuto, ha cominciato a sputtanarlo. Roba vecchia di parecchi mesi. Sui media del Canton Ticino ne hanno parlato a settembre 2024, e in Italia non se l'è cacata nessuno all'epoca, ma ora gli serviva per delegittimare il personaggio. Sono osceni. Poi, non paghi, ma con lo scopo di promuovere la scelta Chivu, pubblicano cose così. Una volta con una copia di questo quotidiano ho provato a farne delle strisce per risparmiare sulla carta igienica. I miei escrementi si sono opposti con veemenza e furore. Non volevano sporcarsi più del normale. Mi hanno fatto vertenza e il ricorso e lo hanno vinto.
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    OT m’hanno racontato questa barzelletta non so se la conoscete Ad una festa un cavallo incontra un asino, fanno amicizia. L’asino, un tipo un pò scemo e bugiardo racconta al cavallo che ha avuto una carriera piena di successi, cavolate perché non ha fatto niente di buono nella sua vita. A fine serata il cavallo invita l’asino a casa sua e gli mostra tutti i trofei vinti in carriera, una robba clamorosa, in pratica questo era il cristiano Ronaldo dei cavalli. Poi dice all’asino : « domani sera invitami a casa tua e mi fai vedere i tuoi trofei » Il giorno dopo l’asino in pieno panico cerca di trovare qualche coppa fasulla in negozi o mercatini, non trova niente a parte un cuadro che raffigura una zebra. Arriva il cavallo, un pò deluso non vedendo trofei o medaglie, vede il cuadro e gli chiede cosa sarebbe. l’asino « ah niente di che, quando ero giovane ho giocato qualche anno alla Juventus »
  31. 5 points
    Ancora questa favola!!! Non ha investito un caxxo per vincere!!! Li ha messi per legge, li ha messi per colpa sua come e solo colpa sua come conseguenza diretta delle sue azioni contro la juve e pure rinunciando in meno di una settimana ad averli con la CL, e potenzialmente con il TAR e la SL!!! ... altro che vincere o ritorni economici... ha sistematicamente creato una farsopli per eliminare le dirigenze vincenti!!! ... ha distrutto la juve sotto tutti gli aspetti e quei soldi che ha messo solo perché gli conveniva, per qualche ragione, perderne a tonnellate nella juve sputtanata che averla vincente o anche solo competitiva e non metterli o mettere urne una frazione infinitesimale!!! Avrebbe messo i soldi per vincere ma ha fatto fuori le due dirigenze più vincenti della storia inventando, cavalcando, creando e sponsorizzando due farsopoli... ecertoooo!!! ... del resto chi non si incontra nella notte in marocco con un beota francioso per metterlo a capo di una società come la juve del 2004 al posto dello scarso e perdente gruppo della triade perché vuole lui invece vincere... si sa lo fanno tutti e per essere sicuri incaricano pure i propri media di creare un bello scandalo per allontanare quegli incapaci FATEVENE UNA RAGIONE tiene la juve così solo per altri interessi!!!
  32. 5 points
    Simone Pepe Quattro scudetti con la Juventus In Nazionale 23 gare 10 giu 2025 - di G.B. Olivero Un sor­riso non costa nulla, ma non è per que­sto che ogni giorno Simone Pepe ne regala tanti a chiun­que gli sta intorno: «È que­stione di carat­tere. E il mio, me lo lasci dire, non lo cam­bio con nes­suno. Pregi e pure difetti, certo. Mi sono tro­vato bene dap­per­tutto: nord, sud, Sici­lia, Sar­de­gna, grandi città, pro­vin­cia. Sono stato for­tu­nato a fare la vita che volevo. Ho vinto quat­tro scu­detti con la Juve, ho gio­cato un Mon­diale e vis­suto tutti i miei sogni. Il buo­nu­more mi ha sem­pre accom­pa­gnato. Sono stato fermo due anni per infor­tu­nio, una sof­fe­renza grande, ma non ho mai sal­tato un giorno di alle­na­mento. Arri­vavo a Vinovo, met­tevo la tuta, andavo in campo, guar­davo gli altri e mi chie­devo cosa potessi fare per ren­dermi utile, per aiu­tare i miei com­pa­gni a vin­cere. I cross, i gol e le corse su e giù per la fascia sono impor­tanti, ma poi ci sono altre cose. E allora cer­cavo di sor­ri­dere, di tenere su il morale anche quando si per­deva, di cari­care il gruppo. Se mi vede­vano lì, e sape­vano quanto mi dispia­ceva non poter cor­rere con loro, magari avreb­bero fatto uno scatto in più per me. Che poi, non saranno mica quelli i pro­blemi della vita no?». ▶E nemmeno crescere nel settore giovanile della Roma e andare via senza una presenza. «Tante pan­chine con Capello, ma il campo l’ho visto solo da seduto... Però biso­gna essere one­sti: quella Roma era esa­ge­rata, livello troppo alto. Face­vano un altro sport rispetto a me». ▶ Centravanti, ala destra, seconda punta, esterno a tutta fascia. Che cosa le piaceva di più? «In C e in B segnavo tanto, ma in A da attac­cante non la bec­cavo mai. La mia for­tuna fu cam­biare ruolo e allar­garmi. E rico­no­sco di essere stato molto bravo a rein­ven­tarmi in un ruolo diverso. Accadde a Udine: c’erano sei punte tra cui Di Natale, Qua­glia­rella, Floro Flo­res. Comin­cio il ritiro e Pasquale Marino mi dice: “Simone, apprezzo tan­tis­simo l’impe­gno, vai a 200 all’ora, ma qui non gio­che­rai mai”. Io avevo qual­che pro­po­sta, ma gli rispondo che sarei rima­sto se mi avesse pro­messo di darmi una chance appena pos­si­bile. E così fu. Nelle prime dieci gior­nate gioco al mas­simo un’oretta. Poi a Firenze qual­cuno è infor­tu­nato, qual­cun altro non vuole fare l’esterno e tocca a me: fac­cio un assist a Qua­glia­rella, uno a Di Natale, vin­ciamo 2-1 e non esco più. Un anno dopo sono in Nazio­nale». ▶ Com’è stato l’approdo alla Juve? «Improv­viso ed emo­zio­nante. Fini­sco il cam­pio­nato da gio­ca­tore dell’Udi­nese, il 9 giu­gno firmo con la Juve, sono il primo acqui­sto dell’era Agnelli e parto subito per il Mon­diale con l’Ita­lia. Al ritorno dal Suda­frica mi sono reso conto che la Juve è un mondo a parte: la pres­sione può deva­starti se non sai gestirla. Con Del­neri par­timmo bene, poi a causa anche di qual­che infor­tu­nio ral­len­tammo e chiu­demmo al set­timo posto». ▶ Come fece Conte a cambiare la storia? «Stra­vol­gendo il modo di pen­sare cal­cio. Portò un cam­bia­mento totale nel lavoro a livello tat­tico, fisico, delle cono­scenze. Ini­ziammo in ritiro con il 4-2-4, ma l’arrivo di Vidal lo spinse a modi­fi­care il modulo. Ci sono due aspetti in cui Conte non ha rivali: la pre­pa­ra­zione della gara e la comu­ni­ca­zione con i gio­ca­tori. Tocca sem­pre i tasti giu­sti. Ripenso al famoso discorso a Vinovo durante lo sprint con il Milan nel 2012. Tanti alle­na­tori par­lano, ma non ti resta nulla. Le parole di Conte invece entrano in testa e arri­vano al cuore. Quando dice “Oggi a que­sti gli met­tiamo il campo in salita”, tu te lo imma­gini pro­prio in pen­denza. In set­ti­mana era tipo “si salvi chi può”, eh: una fatica enorme. Però in par­tita al 70’ i nostri avver­sari erano in coma e per noi era come essere al 40’. A Napoli ha fatto un altro capo­la­voro». ▶ Un infortunio alla coscia sinistra le ha fatto perdere due stagioni: 4 presenze tra 2012-13 e 2013-14. «Tro­feo Tim a Bari, un campo inguar­da­bile. Sem­brava uno sti­ra­mento come tanti. Fermo un mese, rien­tro e sento male. Altro mese e stessa sto­ria. Pur­troppo il carico di lavoro deciso dal pro­fes­sor Sassi era ecces­sivo. Rien­travo e mi fer­mavo di con­ti­nuo. Un giorno a fine alle­na­mento cal­cio le puni­zioni con Pirlo e Gio­vinco. Sento un fasti­dio, salgo sul pull­man in dire­zione Milano e quando arrivo ho un ema­toma enorme. A quel punto l’unica strada era l’inter­vento chi­rur­gico: i pro­fes­sori Benazzo e Combi mi ope­ra­rono a Pavia toglien­domi le cal­ci­fi­ca­zioni e una parte di muscolo. Tor­nai a dispo­si­zione, nel frat­tempo era arri­vato Alle­gri e ogni tanto mi faceva gio­care. Ma non ero più quello di prima». ▶ Con la maglia del Chievo ha segnato il primo gol assegnato dalla Goal Line Technology. «Puni­zione con­tro la Roma. Szc­ze­sny fa una parata incre­di­bile. Mani in fac­cia per la dispe­ra­zione. Poi l’arbi­tro guarda l’oro­lo­gio e comin­cio a cor­rere come un pazzo». ▶ Che ricordo è il Mondiale 2010? «Comun­que bello: gio­care per l’Ita­lia è mera­vi­glioso. Fui tito­lare in tutte le par­tite. Pur­troppo non c’era stato ricam­bio gene­ra­zio­nale. Nel 2006 c’erano diciotto cam­pioni e gli altri erano bravi gio­ca­tori. Nel 2010 c’erano diciotto bravi gio­ca­tori e gli altri erano cam­pioni nella fase finale della car­riera». ▶Adesso fa l’agente: qual è il compito più importante nei confronti di un suo assistito? «Inse­gnar­gli a tro­vare la solu­zione, non la scusa. Noi face­vamo così. Io ho avuto lo stesso pro­cu­ra­tore per quin­dici anni e se dovevo par­lare con Marotta o Para­tici andavo da solo. Adesso i ragazzi vogliono un tutor, più che un agente. E noi dob­biamo ade­guarci. Dico loro che la dif­fe­renza grande la fa la con­ti­nuità di ren­di­mento. Hai gio­cato bene dome­nica? Ok, oggi è lunedì. Non se lo ricorda più nes­suno. Quindi testa bassa, peda­lare. E sor­ri­dere. I miei com­pa­gni mi hanno sem­pre voluto bene anche per que­sto».
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    Io a 7/8 anni trattavo la palla come Iniesta. Immenso tecnicamente. Poi chiaramente ho pagato a livello fisico. Non facile giocare con la benda su un occhio, l'asma e occhiali così spessi che incendiavano formiche in altri quartieri.
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    In realtà chi ci ha fotthuto il cervello è stato Arrigo Sacchi Il quale ha vinto qualcosa solo perché in squadra ha avuto uno dei centravanti più forti di tutti i tempi e due tra i difensori più forti di sempre, più un pallone d'oro tipo Gullit E se non era per la nebbia di Belgrado, Arrigo Sacchi non se lo sarebbe inkulato nessuno
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    Tutto giusto quello che avete detto. In più aggiungerei quello che oggi è il problema più grosso ed evidente: G R A V I N A Lui e tutto il gattopardismo da lui rappresentato (da Carraro in poi) sono un ostacolo invalicabile a qualsiasi buona idea e/o pratica.
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    Ha vinto il tennis, e hanno perso i francesi.. pubblico di M***A!!
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    Spalletti non mi piace, ma chi si deve togliere dai coglioni è Gabriele Gravina.
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    Non voglio pensare a che tipo di pubblicità ti verranno visualizzate d'ora in poi
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    Ho chiesto a Chatgpt se è doloroso prendere 5 supposte in 90 minuti. Risposta: Prendere 5 supposte in 90 minuti può essere doloroso o fastidioso, ma dipende da diversi fattori: 1. Sensibilità individuale Alcune persone sono più sensibili nella zona rettale e possono provare fastidio o dolore anche con una singola supposta. Altre possono tollerarle meglio. 2. Dimensione e forma delle supposte Supposte più grandi o dalla forma poco ergonomica possono aumentare il disagio. 3. Lubrificazione L’uso di un lubrificante può ridurre significativamente il dolore o il fastidio durante l’inserimento. 4. Tecnica di inserimento Un'inserzione lenta e delicata aiuta a evitare lesioni o dolore. Evitare di forzare. 5. Tempo tra un’inserzione e l’altra Prendere 5 supposte in 90 minuti significa una ogni 18 minuti, circa. Questo non dà molto tempo al retto per rilassarsi o assorbire correttamente il contenuto. Potrebbe causare stimolo a defecare, rendendo difficile trattenere le successive. 6. Irritazione o infiammazione Ripetute inserzioni in poco tempo possono irritare la mucosa rettale. --- In sintesi: Sì, potrebbe essere doloroso o almeno molto fastidioso, soprattutto senza lubrificante e con poco tempo tra le dosi. Se ti è stato prescritto così, è bene parlarne con un medico per chiarire se è davvero necessario in quei tempi o se è possibile dilazionare. Se vuoi, posso anche spiegarti come inserire una supposta nel modo meno doloroso possibile.
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    eh ma alla fine le finali sono arrivate con quasi tutti stranieri e senza campioni in italiani, a parte le nostre dove però i campioni appartenevano alla generazione precedente (addirittura i campioni del mondo 2006 e chiellini europeo under21 2004), in psg inter l'unico campione italiano giocava nel psg
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    DOUÈ IL MIO FIGLIO DI p*****a SIORI
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    Io avrei un'idea per Comolli: La creazione di una piattaforma tipo quella Rousseau con possibilità di votare i giocatori da prendere sul mercato.
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