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10 pointsIo lascerei tutto com'è invece. Dobbiamo saltare i prossimi 12 mondiali e i prossimi 10 europei. Giornalisti, opinionisti, scienziati del calcio alla Adani, allenatori, giocatori...devono passare giornate intere a disquisire di chi sia la colpa, di come mai il calcio italiano non va bene, di come mai non ci qualifichiamo...mentre gravina li guarda dall'alto della sua poltrona e del suo stipendio, mentre carraro si candida (a 134 anni) a presidente del Coni, mentre i presidenti di lega calcio/fifa/uefa/dazn/procura federale ecc. sono tutti interisti. Hanno raso al suolo la Juve per due volte in 17 anni (CON IL NOSTRO CONSENSO E LA NOSTRA COMPLICITA'), ci hanno etichettato come mostri, rovinatori del calcio, dopati, truccatori di bilanci, compratori di arbitri, ladri, mafiosi, assassini...ce ne hanno dette di tutti i colori, ora devono scoppiare. Deve crollare tutto il castello di carta che hanno creato, col solo e unico scopo di favorire le mer*e neroazzurre. Lì hanno messo in tutti i ruoli chiave quei vermi intertristi, hanno fatto fuori l'unica squadra che mandava avanti tutto il carrozzone, hanno comprato giornali, procure, PM, federazioni...ora devono scoppiare. Deve crollare tutto, per come la vedo io.
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8 pointsChe ti deve dire di Vlahovic, stiamo cercando di venderlo, ci manca solo che si metta a dire in conferenza stampa che è 'na sega L'ultima volta che ti sei messo a disprezzare i giocatori con un cartello vendesi grosso come una casa te ne sei uscito con 15 milioni + la percentuale sulla rivendità per Huijsen
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8 pointsEcco le sue reaction, because..... Alla prima reazione dalla prospettiva sembra che ha il binocolo, qui ci vorrebbe un'altra gif, aspè che mo sguinzaglio @hopper ssstik.io_@ravyftbl4_1749214263549.mp4
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7 pointsE niente i pentaperati continuano a soccombere, to be continued.... 9bb0c10a0c8a5b2bfa0e0957505e99ba.mp4
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7 pointsC'è il serio rischio di non andare al prossimo mondiale. E sarebbero tre di fila. E sarebbe magnifico, perché è quello che si merita questo sistema.
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6 pointssapete dove posso trovare la replica di tutta la partita? gli highlights non mi bastano più 😂
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6 pointsultimo nostro mondiale 11 anni fa. chi oggi ha 16-17 anni, cioè l'età in cui emerge un yamal, al tempo aveva 5 anni. semplicemente nelle scuole calcio si insegna Z E R O di tecnica, solo tattica a kazzo. abbiamo gente che si adatta più o meno a ogni ruolo dal punto di vista tattico, ma che fa kagare più o meno in ogni ruolo dal punto di vista tecnico
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6 pointsefe38a4629df5fd3974a9ae45a3370dd.mp4 51449da3d14f68e8a1586fed6461a3b9.mp4
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6 pointsLa juve è IL PRIMO colpevole di sto schifo.
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6 pointsPure l'AI di Meta conferma che prendere 5 baguette nel chulo in 90' può essere doloroso
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6 pointsFaccio notare che la gazzamignottadallapellerosa prima pompava Fabregas. Poi, ottenuto il rifiuto, ha cominciato a sputtanarlo. Roba vecchia di parecchi mesi. Sui media del Canton Ticino ne hanno parlato a settembre 2024, e in Italia non se l'è cacata nessuno all'epoca, ma ora gli serviva per delegittimare il personaggio. Sono osceni. Poi, non paghi, ma con lo scopo di promuovere la scelta Chivu, pubblicano cose così. Una volta con una copia di questo quotidiano ho provato a farne delle strisce per risparmiare sulla carta igienica. I miei escrementi si sono opposti con veemenza e furore. Non volevano sporcarsi più del normale. Mi hanno fatto vertenza e il ricorso e lo hanno vinto.
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6 pointsOT m’hanno racontato questa barzelletta non so se la conoscete Ad una festa un cavallo incontra un asino, fanno amicizia. L’asino, un tipo un pò scemo e bugiardo racconta al cavallo che ha avuto una carriera piena di successi, cavolate perché non ha fatto niente di buono nella sua vita. A fine serata il cavallo invita l’asino a casa sua e gli mostra tutti i trofei vinti in carriera, una robba clamorosa, in pratica questo era il cristiano Ronaldo dei cavalli. Poi dice all’asino : « domani sera invitami a casa tua e mi fai vedere i tuoi trofei » Il giorno dopo l’asino in pieno panico cerca di trovare qualche coppa fasulla in negozi o mercatini, non trova niente a parte un cuadro che raffigura una zebra. Arriva il cavallo, un pò deluso non vedendo trofei o medaglie, vede il cuadro e gli chiede cosa sarebbe. l’asino « ah niente di che, quando ero giovane ho giocato qualche anno alla Juventus »
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5 pointsAncora questa favola!!! Non ha investito un caxxo per vincere!!! Li ha messi per legge, li ha messi per colpa sua come e solo colpa sua come conseguenza diretta delle sue azioni contro la juve e pure rinunciando in meno di una settimana ad averli con la CL, e potenzialmente con il TAR e la SL!!! ... altro che vincere o ritorni economici... ha sistematicamente creato una farsopli per eliminare le dirigenze vincenti!!! ... ha distrutto la juve sotto tutti gli aspetti e quei soldi che ha messo solo perché gli conveniva, per qualche ragione, perderne a tonnellate nella juve sputtanata che averla vincente o anche solo competitiva e non metterli o mettere urne una frazione infinitesimale!!! Avrebbe messo i soldi per vincere ma ha fatto fuori le due dirigenze più vincenti della storia inventando, cavalcando, creando e sponsorizzando due farsopoli... ecertoooo!!! ... del resto chi non si incontra nella notte in marocco con un beota francioso per metterlo a capo di una società come la juve del 2004 al posto dello scarso e perdente gruppo della triade perché vuole lui invece vincere... si sa lo fanno tutti e per essere sicuri incaricano pure i propri media di creare un bello scandalo per allontanare quegli incapaci FATEVENE UNA RAGIONE tiene la juve così solo per altri interessi!!!
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5 pointsSimone Pepe Quattro scudetti con la Juventus In Nazionale 23 gare 10 giu 2025 - di G.B. Olivero Un sorriso non costa nulla, ma non è per questo che ogni giorno Simone Pepe ne regala tanti a chiunque gli sta intorno: «È questione di carattere. E il mio, me lo lasci dire, non lo cambio con nessuno. Pregi e pure difetti, certo. Mi sono trovato bene dappertutto: nord, sud, Sicilia, Sardegna, grandi città, provincia. Sono stato fortunato a fare la vita che volevo. Ho vinto quattro scudetti con la Juve, ho giocato un Mondiale e vissuto tutti i miei sogni. Il buonumore mi ha sempre accompagnato. Sono stato fermo due anni per infortunio, una sofferenza grande, ma non ho mai saltato un giorno di allenamento. Arrivavo a Vinovo, mettevo la tuta, andavo in campo, guardavo gli altri e mi chiedevo cosa potessi fare per rendermi utile, per aiutare i miei compagni a vincere. I cross, i gol e le corse su e giù per la fascia sono importanti, ma poi ci sono altre cose. E allora cercavo di sorridere, di tenere su il morale anche quando si perdeva, di caricare il gruppo. Se mi vedevano lì, e sapevano quanto mi dispiaceva non poter correre con loro, magari avrebbero fatto uno scatto in più per me. Che poi, non saranno mica quelli i problemi della vita no?». ▶E nemmeno crescere nel settore giovanile della Roma e andare via senza una presenza. «Tante panchine con Capello, ma il campo l’ho visto solo da seduto... Però bisogna essere onesti: quella Roma era esagerata, livello troppo alto. Facevano un altro sport rispetto a me». ▶ Centravanti, ala destra, seconda punta, esterno a tutta fascia. Che cosa le piaceva di più? «In C e in B segnavo tanto, ma in A da attaccante non la beccavo mai. La mia fortuna fu cambiare ruolo e allargarmi. E riconosco di essere stato molto bravo a reinventarmi in un ruolo diverso. Accadde a Udine: c’erano sei punte tra cui Di Natale, Quagliarella, Floro Flores. Comincio il ritiro e Pasquale Marino mi dice: “Simone, apprezzo tantissimo l’impegno, vai a 200 all’ora, ma qui non giocherai mai”. Io avevo qualche proposta, ma gli rispondo che sarei rimasto se mi avesse promesso di darmi una chance appena possibile. E così fu. Nelle prime dieci giornate gioco al massimo un’oretta. Poi a Firenze qualcuno è infortunato, qualcun altro non vuole fare l’esterno e tocca a me: faccio un assist a Quagliarella, uno a Di Natale, vinciamo 2-1 e non esco più. Un anno dopo sono in Nazionale». ▶ Com’è stato l’approdo alla Juve? «Improvviso ed emozionante. Finisco il campionato da giocatore dell’Udinese, il 9 giugno firmo con la Juve, sono il primo acquisto dell’era Agnelli e parto subito per il Mondiale con l’Italia. Al ritorno dal Sudafrica mi sono reso conto che la Juve è un mondo a parte: la pressione può devastarti se non sai gestirla. Con Delneri partimmo bene, poi a causa anche di qualche infortunio rallentammo e chiudemmo al settimo posto». ▶ Come fece Conte a cambiare la storia? «Stravolgendo il modo di pensare calcio. Portò un cambiamento totale nel lavoro a livello tattico, fisico, delle conoscenze. Iniziammo in ritiro con il 4-2-4, ma l’arrivo di Vidal lo spinse a modificare il modulo. Ci sono due aspetti in cui Conte non ha rivali: la preparazione della gara e la comunicazione con i giocatori. Tocca sempre i tasti giusti. Ripenso al famoso discorso a Vinovo durante lo sprint con il Milan nel 2012. Tanti allenatori parlano, ma non ti resta nulla. Le parole di Conte invece entrano in testa e arrivano al cuore. Quando dice “Oggi a questi gli mettiamo il campo in salita”, tu te lo immagini proprio in pendenza. In settimana era tipo “si salvi chi può”, eh: una fatica enorme. Però in partita al 70’ i nostri avversari erano in coma e per noi era come essere al 40’. A Napoli ha fatto un altro capolavoro». ▶ Un infortunio alla coscia sinistra le ha fatto perdere due stagioni: 4 presenze tra 2012-13 e 2013-14. «Trofeo Tim a Bari, un campo inguardabile. Sembrava uno stiramento come tanti. Fermo un mese, rientro e sento male. Altro mese e stessa storia. Purtroppo il carico di lavoro deciso dal professor Sassi era eccessivo. Rientravo e mi fermavo di continuo. Un giorno a fine allenamento calcio le punizioni con Pirlo e Giovinco. Sento un fastidio, salgo sul pullman in direzione Milano e quando arrivo ho un ematoma enorme. A quel punto l’unica strada era l’intervento chirurgico: i professori Benazzo e Combi mi operarono a Pavia togliendomi le calcificazioni e una parte di muscolo. Tornai a disposizione, nel frattempo era arrivato Allegri e ogni tanto mi faceva giocare. Ma non ero più quello di prima». ▶ Con la maglia del Chievo ha segnato il primo gol assegnato dalla Goal Line Technology. «Punizione contro la Roma. Szczesny fa una parata incredibile. Mani in faccia per la disperazione. Poi l’arbitro guarda l’orologio e comincio a correre come un pazzo». ▶ Che ricordo è il Mondiale 2010? «Comunque bello: giocare per l’Italia è meraviglioso. Fui titolare in tutte le partite. Purtroppo non c’era stato ricambio generazionale. Nel 2006 c’erano diciotto campioni e gli altri erano bravi giocatori. Nel 2010 c’erano diciotto bravi giocatori e gli altri erano campioni nella fase finale della carriera». ▶Adesso fa l’agente: qual è il compito più importante nei confronti di un suo assistito? «Insegnargli a trovare la soluzione, non la scusa. Noi facevamo così. Io ho avuto lo stesso procuratore per quindici anni e se dovevo parlare con Marotta o Paratici andavo da solo. Adesso i ragazzi vogliono un tutor, più che un agente. E noi dobbiamo adeguarci. Dico loro che la differenza grande la fa la continuità di rendimento. Hai giocato bene domenica? Ok, oggi è lunedì. Non se lo ricorda più nessuno. Quindi testa bassa, pedalare. E sorridere. I miei compagni mi hanno sempre voluto bene anche per questo».
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5 pointsconcordo. muoia sansone con tutti i filistei.
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5 pointsIo a 7/8 anni trattavo la palla come Iniesta. Immenso tecnicamente. Poi chiaramente ho pagato a livello fisico. Non facile giocare con la benda su un occhio, l'asma e occhiali così spessi che incendiavano formiche in altri quartieri.
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5 pointsIn realtà chi ci ha fotthuto il cervello è stato Arrigo Sacchi Il quale ha vinto qualcosa solo perché in squadra ha avuto uno dei centravanti più forti di tutti i tempi e due tra i difensori più forti di sempre, più un pallone d'oro tipo Gullit E se non era per la nebbia di Belgrado, Arrigo Sacchi non se lo sarebbe inkulato nessuno
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5 pointsTutto giusto quello che avete detto. In più aggiungerei quello che oggi è il problema più grosso ed evidente: G R A V I N A Lui e tutto il gattopardismo da lui rappresentato (da Carraro in poi) sono un ostacolo invalicabile a qualsiasi buona idea e/o pratica.
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5 pointsSpalletti non mi piace, ma chi si deve togliere dai coglioni è Gabriele Gravina.
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5 pointsNon voglio pensare a che tipo di pubblicità ti verranno visualizzate d'ora in poi
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5 pointsHo chiesto a Chatgpt se è doloroso prendere 5 supposte in 90 minuti. Risposta: Prendere 5 supposte in 90 minuti può essere doloroso o fastidioso, ma dipende da diversi fattori: 1. Sensibilità individuale Alcune persone sono più sensibili nella zona rettale e possono provare fastidio o dolore anche con una singola supposta. Altre possono tollerarle meglio. 2. Dimensione e forma delle supposte Supposte più grandi o dalla forma poco ergonomica possono aumentare il disagio. 3. Lubrificazione L’uso di un lubrificante può ridurre significativamente il dolore o il fastidio durante l’inserimento. 4. Tecnica di inserimento Un'inserzione lenta e delicata aiuta a evitare lesioni o dolore. Evitare di forzare. 5. Tempo tra un’inserzione e l’altra Prendere 5 supposte in 90 minuti significa una ogni 18 minuti, circa. Questo non dà molto tempo al retto per rilassarsi o assorbire correttamente il contenuto. Potrebbe causare stimolo a defecare, rendendo difficile trattenere le successive. 6. Irritazione o infiammazione Ripetute inserzioni in poco tempo possono irritare la mucosa rettale. --- In sintesi: Sì, potrebbe essere doloroso o almeno molto fastidioso, soprattutto senza lubrificante e con poco tempo tra le dosi. Se ti è stato prescritto così, è bene parlarne con un medico per chiarire se è davvero necessario in quei tempi o se è possibile dilazionare. Se vuoi, posso anche spiegarti come inserire una supposta nel modo meno doloroso possibile.
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5 pointseh ma alla fine le finali sono arrivate con quasi tutti stranieri e senza campioni in italiani, a parte le nostre dove però i campioni appartenevano alla generazione precedente (addirittura i campioni del mondo 2006 e chiellini europeo under21 2004), in psg inter l'unico campione italiano giocava nel psg
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5 pointsSi gode a vedere la squadra della Figc così
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5 pointsIo avrei un'idea per Comolli: La creazione di una piattaforma tipo quella Rousseau con possibilità di votare i giocatori da prendere sul mercato.