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Showing content with the highest reputation on 26/03/2025 in all areas

  1. 9 points
    A parte che non l'abbiamo deciso noi, ma cosa chazzo c'entra Motta (al suo posto puoi metterci chi ti pare) con Adani, un commentatore. È stato preso perché ha fatto bene a Bologna, non è il primo né l'ultimo che fa un bel piazzamento e va in una big. È il calcio. La tua invece è una religione. Una religione che non ammette che un allenatore emergente, con idee diverse da Max, possa avere una possibilità e non accetta l'esonero dopo tre anni senza progressi. Sì, Adani va avanti grazie a quelli come te che sono in lotta dal 2019. Quando scrivi "Lele cacca pupù" gli fai un piacere, non hai capito come funzionano gli algoritmi.
  2. 6 points
    le situazioni sono anche abbastanza facili da leggere: hai venduto soulè ( 21 anni, 18 partite, 3 gol, 1 assist) per 30 milioni e ne spenderai 36/37 per chico conceicao (22 anni, 19 partite, 3 gol , 3 assist) hai venduto kean per 18 milioni ( 25 anni, 20 gol in stagione, 15 in serie A) e ne hai spesi 38 per nico gonzales (26 anni, 17 partite, 3 gol in stagione, 1 in serie A) hai venduto Hujinsen per 15 milioni per poi spenderne 24 per kelly hai ceduto per 2 soldi nicolussi, fagioli, miretti e barrnechea per poi spendere 110 milioni per il duo delle meraviglie koop-d. luiz hai fatto finta di non vedere che l'operazione di Milik era andata male e che il giocatore avrebbe perso gran parte della stagione hai ceduto 2 leader dello spogliatoio come tek e danilo per sostituirli con prestiti e/o ragazzini che il titolare potrebbero farlo al como o al monza, ma non certo nella juve hai lasciato incancrenire le tensioni di spogliatoio fra gatti, cambiaso e l'allenatore, portando 2 dei pochi asset vendibili a chiedere la cessione non parliamo di come è stato gestito vlahovic (30 e passa milioni di costo annuo a bilancio) l'"affare" koopmeiners, poi, meriterebbe un capitolo a parte, 60 milioni per un buon giocatore normalissimo e pure senza personalità, che in un solo anno a torino ha già perso 2/3 del suo valore in QUALSIASI società un minimo seria Giuntoli sarebbe già a spasso da tempo, ma la juve attuale è un circo, non una società seria
  3. 4 points
    partita dove sei stato in superiorità numerica dal 18' del primo tempo eh una sofferenza emorroidale contro avversari dieci volte più scarsi una caghetta una sfiducia un paura di vivere classic juventus post cardiff partita da prendere a calci nel kulo tutti fino a ferragosto meno male come finì tra autogol e duglas costa in quei due mesi Assurdi e purtroppo unici in cui ce lo siamo goduto meno male come finì quel campionato che abbiam salvato la faccia e il ricordo
  4. 4 points
    Igorone bello....grazie a lui disintegrai un piccolo tavolino di vetro a casa. Stavo quasi per diventare come Freddy mani di forbice. Juventus Deportivo....indimenticabile E indimenticabile JUVENTUS. Fatti di UOMINI. IN SOCIETÀ E IN CAMPO. Ora abbiamo i Pooh come dirigenza e i Village People in campo
  5. 3 points
    «Ero Nanu, ma alla Juve sono diventato grande Le mie imprese più belle? A Verona e a Padova» di Furio Zara · 26 mar 2025 Quando giocava Nanu Galderisi rubava il singhiozzo all’allegria. Aveva la rapidità di esecuzione di un ghepardo. Nel vanity-kit di cortesia che aveva avuto in dotazione da Madre Natura custodiva la vocazione al guizzo improvviso. Suppliva alla bassa statura con una tenace arroganza tecnica, piedistallo di tutti i suoi gol. 121 gol ufficiali in carriera, 38 in Serie A. ► Galderisi, c’è un giorno speciale in cui la sua storia ha inizio. «14 febbraio 1981, il giorno degli innamorati. (Ride) Vorrà dire qualcosa, no? Juventus-Milan 3-2, tripletta mia. Avevo diciassette anni, tre mesi prima avevo debuttato in A e qualche gol l’avevo già fatto. Quella domenica mi marcava Andrea Icardi, in raddoppio Franco Baresi e Collovati. Alla vigilia ero con la Primavera al torneo di Viareggio, mi richiamò il Trap». ► Che Juve, quella Juve. «Mi giravo a destra e c’era Bettega, a sinistra Zoff, più in là Tardelli e Cabrini, e Scirea, Gentile, Furino. Sono cresciuto in una Juve dove non ti insegnavano soltanto a giocare a pallone, ma a stare al mondo. Il Trap mi diceva: “Nanu, stai schiscio”, mi stimava e voleva che rimanessi con i piedi per terra». ► Dove nasce Nanu? «Era il soprannome di un mio conterraneo, Francesco Della Monica, che mi ha preceduto alla Juve, ma quando arrivai lui andò in prestito allo Junior Casale. Così i compagni cominciarono a chiamare me Nanu. Per l’altezza e perché gli somigliavo, anche nel trattare il pallone. Al mio soprannome ci sono affezionato. Se mi chiamano Nanu mi giro, se invece dicono Giuseppe mi chiedo: vogliono me?». ► La chiamava Nanu anche l’Avvocato Agnelli? «Certo, quando arrivava a Villar Perosa con l’elicottero mi voleva sempre vicino a sé. Con l’Avvocato mi sentivo tutelato e protetto». ► Il suo nome è legato allo scudetto del Verona: quarant’anni fa, era il 1985. «Il calcio per me è un album di facce. E allora vedo le facce di Bagnoli e Mascetti, i due veri artefici di quell’impresa. Persone vere, umili, leali. E poi vedo i compagni di quella squadra favolosa. Nella chat ho scritto: “Unici e per sempre. Siamo come fratelli”. Giocavamo un 3-5-2 elastico, Tricella libero, Fanna all’ala, Marangon terzino offensivo, Di Gennaro regista, Briegel un carroarmato. Tutti fortissimi. Ed Elkjaer, un matto vero. È stato il mio compagno d’attacco ideale». ► Lei è stato uno dei primi acquisti di Berlusconi. «Era l’estate del 1986, mi disse: “Se lei viene al Milan vinceremo tutto”. Aveva una visione, ha cambiato il calcio. Una sera, nel giardino di un albergo a Barcellona dove eravamo in tournée, prese sottobraccio me e Donadoni e per mezz’ora, camminando, parlò solo lui, ci spiegò perché e per come il Milan sarebbe diventata la squadra più forte del mondo. Noi ascoltavamo incantati. Devo dirlo: tutto quello che ci prefigurò poi si è avverato». ► Ma lei rimase al Milan una sola stagione: le è dispiaciuto non fare parte di quella grande squadra che stava nascendo? «Lo dico in tutta sincerità: oggi, quando mi guardo indietro, penso che tutto quello che è successo, di bello e di brutto, ha avuto un senso e ha fatto di me l’uomo che sono. Certo, sarebbe potuta essere una bella storia, ma non la mia». ► Poche settimane prima aveva giocato da titolare il Mondiale in Messico. «Bearzot puntò su di me e alla fine mi disse che avevo giocato un gran torneo. Uscimmo agli ottavi, con più fortuna si poteva andare avanti». ► In un anno il Mondiale, il Milan, la Lazio in B: che parabola è stata? «La vita è strana. Quella al Milan fu una stagione storta, così Galliani mi diede in prestito alla Lazio. Quell’anno segnai un solo gol, ma sa la cosa incredibile? I tifosi mi hanno sempre sostenuto. Ancora oggi l’affetto è tanto, significa che hanno apprezzato l’uomo». ► A proposito di uomini: quali sono stati quelli decisivi nella sua carriera? «Ne cito due. Vincenzo Campione, cui voglio molto bene: mi scoprì ragazzino e a 13 anni mi portò alla Juventus. E Giampiero Boniperti, che mi tirava le orecchie e mi caricava. Mi parlava come si parla a un figlio: un animo nobile, d’altri tempi». ► A 26 anni, dopo aver vissuto sull’onda la prima vita, lei scelse il Padova e la Serie B. E visse una seconda giovinezza. «Basti dire che a Padova i tifosi mi hanno votato come giocatore del secolo. Dovevamo salire in A, ce l’abbiamo fatta». ► E in A nel 1994 l’uomo copertina era un americano. «Andai a prendere Alexi Lalas all’aeroporto. Arrivò con i jeans rotti, i capelli lunghi e rossi, la chitarra a tracolla, la bandana. Ragazzo speciale, intelligente come pochi. E divertentissimo. Le racconto questa: un giorno a Bresseo facciamo la solita partitella, lui la perde, si incazza, così esce dal campo, infila il cancello e se ne va per strada dei Colli di Padova, vestito com’era, con le scarpe da calcio e i calzoncini corti, con le macchine che gli sfilavano accanto. Andammo a riprenderlo io e Nino Nunziata, l’attuale ct dell’Under 21. Niente, Lalas non ne voleva sapere di salire: andò a casa a piedi». ► Lei allena da ormai venticinque anni: che bilancio fa di questo percorso? «Sono soddisfatto di quello che ho seminato, meno di quello che ho raccolto. Qualche stagione è andata male, sono subentrato spesso a campionato in corso, ma tutto è servito. Ora sono fermo ma sotto contratto con la Gelbison. Ho un ottimo rapporto con il presidente Maurizio Puglisi, che pure mi ha esonerato: ma così va il calcio, lo sappiamo. E faccio il tifo perché la Gelbison salga in Serie C».
  6. 3 points
  7. 3 points
    Temo che il processo di beatificazione di padre max da Livorno ci verrá riproposto per i prossimi 50 anni ogni volta che un nostro allenatore sbaglierá la stagione…. Anzi, non serve nemmeno che sia un nostro allenatore…. Basterá che un allenatore di una qualsiasi si quadra del globo terrestre dichiari di non apprezzare l’ ippica e loro si siederanno sulla riva del fiume ad attendere la sua prima stagione storta per ricordarci che non avremmo dovuto cacciare San Gabbione…..
  8. 3 points
    @roamermelo match analyst/sacerdote della zona mista.
  9. 3 points
    No qui la questione è che tutti devono ammettere che ho ragione quando dico che queste stagioni sono FALSATE DA UN MAGO MALEDETTO che protegge quei MALEDETTI. Io voglio solo che la gente dica "hai ragione qui siamo di frontr a una cosa marcia". Stagione letteralmente falsata ma io ve lo dico da tempo ma non vogliono crederci
  10. 3 points
    Le rivoluzioni totali nel calcio non funzionano mai....
  11. 3 points
    Le scelte sbagliate ci stanno, che sia l'allenatore o qualche acquisto. Ma questo ha imbastito una sua personale rivoluzione in preda a una crisi egomaniaca, sputtanando un budget esorbitante in feticci strapagati, pensando di ringiovanire la rosa svendendo i migliori under 25, con l'aggravante di aver perseverato nel seguire le purghe di un talebano che andava a simpatia. Poi c'è la ciliegina Kelly, mai visto giocare e proposto da intermediari, operazione che farà ombra a El Malaka nella nostra storia. Cambiare ogni anno non ha molto senso, ma la debacle è totale, continuare sarebbe peggio.
  12. 3 points
    Ottimo. Come disposizione in campo, invece del modulo WM, potremmo adottare WMCA...
  13. 3 points
  14. 3 points
  15. 2 points
    A questo punto mi aspetto il professore di educazione fisica delle medie di Vinovo, tanto ormai..
  16. 2 points
  17. 2 points
    Ci tengo a dirlo anche qui; post da bimbominkia quello di Koop. Gli farei un multone devastante per ristabilire un minimo di serietà in questa squadra in preda alla coglioneria più totale.
  18. 2 points
    Igor lo amiamo veramente tutti comunque. Raramente ho conosciuto un tifoso della Juve tiepido nei suoi confronti.
  19. 2 points
  20. 2 points
    Presidente : @Sabaudo AD: @Tango DS: @EngyLina, @PP6sempresoloforzajuventus Allenatore : @FeroceSaladino
  21. 2 points
    Insomma... Non confondiamo il cioccolato con...XD
  22. 2 points
    Per il caffè vi consiglio un posticino: si chiama "Da Helenio"...
  23. 2 points
    Mi dispiace , ma Koop non è paragonabile a Nedved. Si, segnava regolarmente a Bergamo ma come gioco e presenza nel gioco non c'entra nulla. Nedved faceva la differenza, Koop non faceva la differenza, come si puo anche vedere come gioca l'atalanta. E stato rimpiazzato facilmente senza che il gioco ne risentisse.
  24. 2 points
    Si sono letteralmente cibati delle palle di Adani per anni ma adesso la colpa è di chi diceva che era un co*****e. Ingiocabili i No-Max
  25. 2 points
    Tudor tutta la vita e ti spiego il motivo. La sensazione è che Pioli, vinto lo scudetto con il Milan abbia staccato di botto, come quelli che raggiungono l'obiettivo della vita e perdono ogni stimolo. Il tatuaggio, le cavolate dell'inno Pioli on fire e la scelta del Medio Oriente mi fanno pensare che dopo lo scudo rossonero non ci abbia più capito nulla e quindi meglio starne alla larga.
  26. 2 points
    Leggi il mio post più in alto. Non sto difendendo Giuntoli, anzi ho appunto detto che non si è dimostrato all' altezza. Però è oggettivo che dietro ci fosse un' idea di base Inviato dal mio SM-S938B utilizzando Tapatalk
  27. 2 points
    si, ma il cortocircuito è proprio l'eliminazione che non risulta essere un fatto positivo
  28. 2 points
    Qualcuno che ragiona c'è ancora.
  29. 2 points
    addirittura al primo posto...sarei già contento che facesse i gol a porta a vuota
  30. 2 points
    Le rivoluzione hanno bisogno di tempo ma lui non puntava allo scudetto. Si voleva una qualificazione in Champions tranquilla con una squadra che mostrasse margini di crescita. Il bilancio dici che non doveva vendere i giovani per risparmiare. Ti sbagli, se l'obbiettivo era il bilancio dell'anno in corso il tuo unico modo per riuscire era vendere i giovani con plusvalenza piena e comprare gente, anche più costosa, il cui costo veniva ammortizzato dando quindi positività al bilancio in corso. La rivoluzione della rosa poi era ovviamente monca in quanto non avevi le risorse per cambiare tutto ma in realtà sulla carta, attaccante a parte, era numericamente sufficiente Inviato dal mio SM-S938B utilizzando Tapatalk
  31. 2 points
    però in realtà di giocatori "in guerra" con allegri non me ne ricordo molti
  32. 2 points
    Le rivoluzioni nel Calcio non hanno mai funzionato, una rosa giovane e nuova ha bisogno di due stagioni per trovare continuità. Se l'obiettivo era il bilancio bastava non spendere e puntare sui giovani fatti in casa. Se l'obiettivo era ringiovanire la rosa prendevi Paz o Cherki, non Koop Se l'obiettivo era rivoluzionare la rosa è andato tutto storto perche è risultata monca dall'inizio C'è poca logica in tutto
  33. 2 points
    O perché c'ha na certa.....si scherza Armi, lo sai che ti si vuol bene e che sei uno dei più arguti
  34. 2 points
    Per me Giuntoli è partito con una strategia abbastanza chiara. Vendere il vendibile, soprattutto giovani con poca quota a bilancio in modo da avere una plusvalenza immediata nel bilancio attuale. Quindi credo che il suo obbiettivo (o quello che gli hanno richiesto) era di rivoluzionare la rosa ottenendo un beneficio economico nell'immediato, a prescindere da quelli che poi sarebbero stati i costi futuri, probabilmente quelli erano comunque previsti o in qualche modo gestibili in futuro (sponsor? Ulteriori cessioni?). Concettualmente la strategia era anche condivisibile, allenatore giovane ed emergente che sulla carta aveva ottenuto risultati straordinari con gente semi sconociuta. Rosa giovane e completamente nuova in rotta con il passato. Plusvalenze pulite e non attaccabili per dare una sterzata ai bilanci rispetto al passato. Tutto questo però era ottimo solo sulla carta, tenendo conto solo dei concetti ha perso di vista la cosa più importante: SE FALLISCI LA COSTRUZIONE DEL PROGETTO SPORTIVO TI ESPLODE TUTTO IN FACCIA Quindi: Allenatore dimostratosi inadatto a costruire e gestire una rosa completamente nuova a cui insegnare da zero il suo credo. Oltre ad essere un inadatto mptivatore per tenere la squadra concentrata e tranquilla nonostante le pressioni. Giocatori cannati dimostratosi non all'altezza di quanto auspicato aumentando ancora di più la difficoltà nel portare a casa il risultato e di conseguenza pressioni e contrasti fuori controllo nello spogliatoio La rottura con il passato ha portato a tensioni con i senatori mettendo gente fuori rosa e perdendo anche di autorità e credibilità a causa dell'incoerenza con cui hai gestito diverse situazioni con i giocatori Bilancio fallito perché per mettere poi una pezza ai disastri sportivi abbiamo dovuto spendere altri soldi non previsti, con notevoli incoerenze (hai venduto Huijsen per la plusvalenza ma sei stato poi costretto a prendere un giocatore più scarso nello stesso ruolo e spendendo anche di più perché non hai previsto tutto quello suddetto) In conclusione. Concettualmente il progetto di Giuntoli non era del tutto sbagliato ma era molto ambizioso e complicato e lui si è dimostrato non all'altezza del compito fallendo su tutti i fronti e creando problemi ulteriori a quelli che già c'erano. Va cacciato? Forse si se c'è di meglio. Forse no se è riuscito a fare tesoro dell' esperienza e riuscisse a fare un salto di qualità anche lui, magari affiancato da un'altra figura di estrema competenza Inviato dal mio SM-S938B utilizzando Tapatalk
  35. 2 points
    insomma, a Bologna nello spogliatoio non si è fatto tantissimi amici a quanto pare anche se poi i risultati sono arrivati questo è stato il grande errore di valutazione di Giuntoli, sottovalutare il suo aspetto caratteriale, le referenze penso le avesse o nel caso le avrebbe ottenute senza problemi, sperava forse che a Torino smussasse gli spigoli della sua personalità? e poi come dici tu permettere questa distacco con i giocatori senza far nulla è cosa gravissima, sembrerebbe addirittura che nelle ultime sessioni di allenamento Motta non allenasse nemmeno più standosene in silenzio a guardare i giocatori
  36. 2 points
    Allegri è uno che ha capito cos'è la Juventus e ha imparato a rispettarla e ammirarla da subito (non è Juventino sfegatato o dna juventino etc, queste son cazzate e in pochi son cosi) In quell'occasione disse una cagata...in un momento molto difficile pieno di attacchi personali mise un po' il proprio ego davanti al resto...anche in maniera comprensibile....ma rimane una cagata Motta per esempio non ha proprio capito cos'è la Juve Sarri capì cos'è la Juve ma non imparò ad ammirarla (rispettarla sì)
  37. 2 points
    Gli piace il pressing alto... corre sempre dietro alla palla e morde le caviglie. Un gran rompicoglioni quando ci si mette
  38. 2 points
    Sai all'epoca era vice-presidente della Federcalcio francese, e poi presidente dell'UEFA dal 2007. Sinceramente parole di difesa me le aspettavo dai miei, non da chi non era dentro e per di più ricopriva un ruolo istituzionale. Lo stesso Del Piero, ma come tantissimi altri, non è che hanno mai fatto battaglie per difenderci eh, sono sempre stati sul vago sull'argomento. In pochi si sono esposti seriamente e con decisione: Capello, Ibrahimovic, e ne ricordo pochi altri. Io da quelli mi aspettavo parole dure, non dagli "esterni".
  39. 2 points
    Ieri sera sono capitato un po' per caso sul video di Inter-Juve 2-3. Venivamo da una sconfitta nello scontro diretto dove siamo stati massacrati con gol preso all'ultimo minuto, una settimana dopo siamo in vantaggio di un gol e di un uomo a San Siro, contro la rivale storica, e andiamo sotto 2-1 con un autogol. Il 99,9% delle squadre al mondo sarebbero crollate emotivamente ma quella squadra ha ribaltato e vinto la partita negli ultimi due minuti. Partita, grazie alla stampa imparziale, passata alla storia per un mancato giallo a Pjanic ma nessuno ha mai sottolineato veramente la difficoltà di quella vittoria. Poi, chiaramente, sono andato a vedere tutte le partite in quegli anni e credo che nessuno si è mai veramente reso conto di che squadra eravamo. Facile dirlo adesso, ma già all'epoca c'erano spaccatura battaglie ideologiche, con tanti giocatori definiti senza palle (teniamoci quelli di adesso allora .asd ) ecc...ma a pensarci adesso non aver coronato quel ciclo con la vittoria di una Champions resterà una cicatrice che difficilmente si chiuderà... Questo per dire, Igor, riportaci la fame e la voglia di vincere e togli la paura a quei cadaveri che abbiamo nello spogliatoio. Almeno provaci.
  40. 2 points
    Comunque sti post polemici dimostrano la maturità che hanno questi giocatori. Per me gente di questo tipo alla juve non deve metterci piede.
  41. 2 points
    Sui social tutti leoni, a parole sono tutti fenomeni.. Inizia a giocare per bene Mr.60 milioni, perchè a fare post su instagram sono capaci tutti.
  42. 2 points
    Funziona così: quando son scarsi puoi star tranquillo che avevamo messo un obbligo, viceversa su quelli decenti hai il diritto o proprio non hai nulla
  43. 2 points
    più che senza i social, senza i media che hanno influenzato i social su allegri è stata fatta una campagna di fake news a cui molti hanno creduto, su mancini i social hanno reagito ricordando il suo essere prescritto e cartonato
  44. 2 points
    Preferire vlahovic a muani vuol dire proprio non guardare la partite Il francese almeno sa cosa è un pallone e come giocarlo
  45. 2 points
  46. 2 points
    infatti è un topic senza alcun senso detto dal giorno 1 dove Essi possono ricordarsi a vicenda quant'è bono allegri quando veste slim fit e sciabola la dentiera scintillante all'after co barzagli che è vero sono uno di voi OT tempo tre anni e abbiamo pronto l'anticristo comunque
  47. 2 points
    Questo dimostra che Motta aveva perso lo spogliatoio, anche se alcuni si sono fatti ingannare da qualche festeggiamento con lui.. Qualcosa che ho ripetuto più volte, perché era visibile nei gesti dei giocatori. E dimostra che un allenatore non è solo qualcuno che allena ma deve essere un vero capitano, un amico, Uno psicologo, un motivatore.. E che quando c'è una rottura nello spogliatoio, c'è una rottura in campo.
  48. 2 points
    Metterei nell'organigramma societario tutte persone violentissime che odiano chi si veste di rosa. Problema risolto
  49. 2 points
    Vendere il club. Ingresso di proprietario appassionato e potentissimo anche mediaticamente. Mitragliare il resto del mondo con fango a camionate delegittimando tutto il resto. Uccidere il sistema calcio italiano precedente. Riprendersi i titoli rubati. Ricostruire un nuovo sistema calcio, e le bacheche degli ultimi 20 anni. Retrocessioni strategiche di alcuni club eccessivamente sporchi. Il resto segue. Son dettagli.
  50. 2 points
    troppi errori e troppo grossi. Cannare totalmente l'allenatore e cannare Kelly sono 2 errori. Ma non valgono allo stesso modo. Per me il capo dell'area sportiva che, tra le altre cose: canna totalmente la scelta dell'allenatore canna i 3 colpi principale di mercato: Koop, Douglas, Nico fa operazioni "simpatiche" come Kelly, Alcaraz, rinnovo Rugani, Djalo, ecc.ecc. non può continuare a fare questo lavoro alla Juve. Poi che non ha ereditato una situazione facile non ci piove, d'altronde gli danno 3 milioni all'anno perchè (in teoria) è il più bravo in Italia o tra i più bravi. Sennò bastava chiamare delvecchio che è il ds del cosenza. Questa bravura non si è vista, non sta lavorando bne come ci si aspettasse con evidenti errori (cit.) A chi legge scegliere se fare un atto di fede e dargli ancora fiducia.
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