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Showing content with the highest reputation on 30/10/2020 in all areas

  1. 5 points
    dopo aver letto i commenti di queste prime 2 pagine devo andare nel topic del coronavirus a risollevarmi il morale
  2. 4 points
    L indottrinato mio amico juventino str**** anti Ronaldo... Domenica ti aspetto al bar *****accia. !
  3. 4 points
    in vacanza per un bel po' e ban dal topic
  4. 4 points
    Nelle sue prestazioni va tenuto conto che ha praticamente saltato la preparazione (per quanto poco sia stato fatto quest'anno). Si era fatto male nell'ultima gara dell'anno scorso ed è rientrato solo qualche settimana fa.
  5. 3 points
    @Morpheus © Va' bene che non devo accettare provocazioni da troll...però a tutto c'è un limite Gio' !? Fortunato il pischello che è dietro una tastiera....
  6. 3 points
  7. 2 points
    Io lo farei giocare per 2-3 partite di fila. Ha talento ed è l'elemento più tecnico/qualitativo della mediana, bisogna spronarlo e dargli un po' di fiducia per integrarsi.
  8. 2 points
    Allora non sono l'unica ad aver pensato che lo spot di Ibra sia una cafonata? Mi sento meno sola Su Cristiano e il suo post, ho già scritto come la penso: doveva evitare
  9. 2 points
    Su quella cosa là ha scritto una sciocchezza. E infatti dato che si presta a molte interpretazioni, poi l'ha cancellata. E' scivolato su una buccia di banana. Nel frattempo aspettiamo che si negativizzi. Figo cmq il fatto che tutti i media facciano le pulci a CR7 per qualunque cosa, mentre a Ibra sia concesso tutto. Prima si è paragonato a Dio, poi si pompa con la mascherina davanti alle telecamera dicendo che lui ha battuto il virus perché Zlatan è Zlatan mentre noi poveri imbecilloni sfigati è meglio che non rischiamo. Ma che è 'sta cafonata? Ma che comunicazione è? Ma che spot è? Ma che si fottano tutti.
  10. 2 points
    e anche qui sottoscrivo. Scegli una coppia e falli giocare finché stanno bene. Ma per me vale per tutti gli altri ruoli.
  11. 2 points
    così Andrea Agnelli, dopo l’Assemblea degli Azionisti. Alla domanda se il nuovo allenatore Pirlo verrà giudicato dalla Champions risponde: “Per i media è così da cinquanta anni con la Juventus. Il nostro principale obiettivo è vincere il campionato, poi la Coppa Italia e la Supercoppa italiana e cercare di vincere anche in Europa. Non riuscirci non vuole dire fallimento" https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/10/16/juve-agnelli-sarri-ottimo-ricordo-della-persona-ma-non-ha-creato-alchimia-e-su-pirlo-non-vincere-la-champions-non-significa-fallire/5968204/ la fonte è quella che è ma c'è tanto di video allegato (che si può trovare su yt) io da inizio stagione non è che ho sentito parole tipo rifondazione o cose simili...forse la prima volta che sono usciti davvero allo scoperto è stato con Nedved l'altra sera probabilmente si stanno accorgendo (andando allo stadio e vedendo lo "spettacolo offerto") che hanno fatto il passo più lungo della gamba a sto giro( in realtà è dall'addio di Marotta prima e Allegri poi che si sta marciando malino) ma capisco pure perché non lo hanno detto a inizio stagione...perché se Cristiano sente parole tipo transizione,anno di costruzione o robe simili ti fa ciao ciao con la manina... già per uno come lui è pesante non arrivare in fondo alla CL,se poi manco si riesce ad esser competitivi in patria......... ps: se si vuol abbassare il tetto ingaggi onestamente non dai 5 milioni a chiesa
  12. 2 points
    visioni. la juventus ha parlato CHIARISSIMO, parlando di rigenerazione tecnica ed economica, nella persona del presidente. hanno parlato di abbassare età media e tutto ingaggio. cos'altro serve il disegno? al massimo è il tifoso che fa lo gnorri, non è la società che non parla chiaro. ma tanto possono parlare come vogliono, non andrà mai bene. mai. per te è troppo tardi. ne prendo atto. l'importante è che nessuno si senta depositario della verità perchè per me e per molti nella costruzione di una squadra 5 partite sono nulla. mi domando se avete guardato pioli al milan e gattuso al napoli come sono partiti. dite chiaramente che non vi va mai bene niente così si mettono l'anima in pace pure in società. PS: non dire "per me può anche andar bene". ormai è storia il fatto che pazienza i tifosi ne hanno tanta solo a parole. negli anni passati al tifoso andava bene quando la sua squadra vinceva, oggi al tifoso va bene quando le cose vanno come dice lui, nel bene e nel male. perchè altrimenti ti andrebbe bene già adesso.
  13. 2 points
    Certo, questo é il limite del var su queste situazioni di fuorigioco. Ma aggiungo una cosa..... se la direzione di gara appare comunque equa tutti siamo piú disposti ad accettare anche queste decisioni del var. Come mai Fourneau é diventato l’idolo di ogni anti-juventino, da ziliani a Pistocchi e tutti i beoti che li seguono, e l’arbitro di Juve-Barcellona no? Entrambi ci hanno dato un rigore e un’espulsione contro, il secondo ci ha annullato tre goal e il primo uno...... eppure dell’olandese non parla nessuno. Segno che in cuor loro, anche il popolo anti-juventino si é accorto dell’evidente ostilitá di fourneau nei nostri confronti e l’ha riconosciuto come “uno di loro”.
  14. 2 points
    Leggo giudizi troppo ingenerosi su Dybala... Vi ricordo che pochi mesi fa è stato lui, insieme al solito Ronaldo, a trascinare una rosa stanca e praticamente senza allenatore alla vittoria del nono scudetto di fila. Questa stagione l'ha cominciata male per molte ragioni, a partire dall'infortunio fino ad arrivare alla trattativa per il rinnovo e alla sua inutile partenza per le partite dell'Argentina dopo che era fermo da due mesi. Il mio consiglio per lui è di mettersi a lavorare a testa bassa ora, ignorando trattative varie ed eventi extra calcistici. E di non arrabbiarsi se farà qualche panchina, perché al momento è evidente che appena tornerà Ronaldo sarà lui a fargli spazio (Morata è in formissima). Paulo deve recuperare la forma fisica e il ritmo partita, dopodiché tornerà ad essere decisivo come è sempre stato per noi.
  15. 2 points
    E levando 'sto maledetto Covid19, si è beccato pure un'influenza intestinale, che non sarà mortale, ma non è manco una passeggiata...
  16. 2 points
    Anche il proprietario del Titanic era un testardo di livello olimpionico.E' quando la nave affondo lui da buon vigliacco se ne ando' lasciando ad affogare tutti gli altri. a proposito di Titanic, noto una singolare somiglianza, considerate le età e le epoche ( e il tipo di foto ) differenti.
  17. 2 points
    Mercato fallimentare non tanto per la qualità indiscutibile di alcuni acquisti ma per la sensazione, che per me è ormai certezza, che questa dirigenza sia il circo barnum dell'improvvisazione. Il bianconero per me è una seconda pelle e sosterrò questi ragazzi fino alla fine (tranne Bernardeschi, con lui è più forte di me proprio non ce la faccio) ma fino a quando A.A. non si deciderà a buttare fuori dagli uffici l'incompetente che gestisce il mercato saranno tempi di magra. Ma poi, come è sempre stato, torneremo a ruggire...
  18. 2 points
    abbiamo perso contro il barca peggiore degli ultimi 15 anni e con gravi problemi societari, ci hanno dominati, potevano fare almeno 5 gol se non avessero cincischiato in area di rigore entrambe le squadre hanno ZERO possibilità di fare strada in questa champions, sono inferiori a tante squadre.
  19. 2 points
    Abbiamo il centrocampo più scarso degli ultimi 10 anni, invece di scucire 60 cucuzze per chiesa e pagare ingaggi esorbitanti per Rabiot e compagnia bella, prendevi milinkovic Savic per 100 milioni e davi una sistemata a questo centrocampo, pochi ma buoni e non rattoppi
  20. 2 points
    Comunque ieri sera tre goal annullati, un’espulsione e un rigore contro ...... ma nulla da dire sull’arbitraggio. Che ha dato la sensazione di essere assolutamente equo. Sensazione diametralmente opposta a quella che hanno lasciato fourneau e Pasqua. A riprova che al di lá degli episodi principali, la loro direzione di gara é sembrata palesemente ostile soprattutto per altri motivi (tra tutti il diverso metro di giudizio adottato sui falli in mezzo al campo).
  21. 2 points
    Grotteschi tutti quei voti per le opzioni buono/ottimo
  22. 1 point
    Cristiano più altri 10, e si riparte da qui
  23. 1 point
  24. 1 point
  25. 1 point
  26. 1 point
  27. 1 point
    Yessssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssss
  28. 1 point
    A me francamente fa innervosire, sembra sempre senza mordente.
  29. 1 point
    Pacco gigantesco, problema enorme. La decisione deve essere netta, perchè questa situazione va avanti da troppo tempo e francamente ha stancato. 1) ci punti, fregandotene degli errori e dei tifosi che lo vogliono fucilare in pubblica piazza 2) lo lasci marcire in panchina e al massimo lo fai giocare in coppa Italia. In modo che arrivi ben chiaro il messaggio. Una via di mezzo non va bene. Io personalmente lo appenderei per le mutande all'armadietto dello spogliatoio, e ce lo lascerei fino a fine stagione.
  30. 1 point
    si. quello che dici lo quoto ed ovviamente mi ci metto dentro per primo. ma faccio davvero molta molta fatica a capire come si possano dare giudizi (di QUALSIASI NATURA, anche positivi) definitivi dopo 5 partite. un tifoso dovrebbe stare a supporto della squadra nella buona e nella cattiva sorte?
  31. 1 point
    Io stravedo per Chiellini e non penso proprio che faccia cose del genere, innanzitutto perchè ha davanti a se una carriera come dirigente Juve e non penso proprio che rischi di fare sgarbi a AA che è uno che se la lega al dito per usare un eufemismo......
  32. 1 point
    È successo con allegri,con Sarri e adesso con Pirlo dopo poche partite
  33. 1 point
    Tutto per andare con questi nazionali del kazzo.....
  34. 1 point
    oramai non manca molto al pensionamento dei soliti noti
  35. 1 point
    Siamo messi male in campo, bisognerebbe mettere i giocatori nei propri ruoli e integrare un centrocampista. Giocare a tre a centrocampo sarebbe l'ideale
  36. 1 point
    Scusa . Sono un co*****e consapevole di esserlo e quindi ti faccio una proposta in sintonia . Perché non ti crei un forum dove ti fai le domande e ti dai le risposte? Non metto in discussione il fatto che tu ne capisca o che non dica le cose giuste ma a volte un poco più di maniera per interfacciarsi......termine giusto? Sarebbe gradito. Non per me ......a me scivolano via ma non credo che tutti siano.....me. Buona giornata. Inviato dal campanile di pellicce utilizzando piccioni
  37. 1 point
    non avevano voglia e non sono più quelli di qualche anno fa. Ci fosse stato suarez in attacco sarebbe stata una strage. In ogni caso, presentarsi con un centrocampo a 2 contro il Barca è un atto di grande presunzione che denota anche grandissima inesperienza. Sono però discorsi già fatti in passato.... io spero che Pirlo rinsavisca e capisca che ci servono maggior filtro ed equilibrio.
  38. 1 point
    hanno ragione sembravano ragazzi(loro) contro bambini(noi) ci hanno "scherzato" avessero avuto voglia di buttarla dentro invece di cercare sempre la cosa più difficile mercoledì si sarebbe presa una scoppola tennistica che sarebbe rimasta come un onta nella nostra storia c'è da ringraziarli che non avevano voglia...un Bayern di questi tempi ci avrebbe umiliato
  39. 1 point
    Dovrebbero in tali casi abolire il ricorso al Var. Il Var dovrebbe intervenire quando il giocatore è al di là con tutto il corpo dell'ultimo difensore. Questo utilizzo del Var serve per determinare i risultati a piacimento, cosa che un'applicazione del Var con buon senso impedirebbe. Lo sappiamo bene che nel calcio l'arbitro è sempre stato uno strumento per ottenere risultati politici. Vedi i Mondiali in particolare.
  40. 1 point
    Troppo Barça per questa Juve Ecco le dieci cose che ci ha detto Juventus-Barcellona: 1. Barça superiore. Il risultato è rimasto beffardamente in bilico fino al novantesimo, ma non si è mai avuta la sensazione che la Juve avesse la forza di ribaltarlo. Catalani padroni del campo e del gioco, il passivo poteva essere molto più pesante e umiliante. Brutta figura, sotto gli occhi dell’Europa intera. 2. Tante assenze pesanti, tanti giocatori fuori condizione e altrettanti non all’altezza. Il cantiere è ancora aperto e si vede, ma nessuna attenuante può giustificare una prestazione così deficitaria sotto tutti i punti di vista (tecnico, tattico, fisico e mentale). Squadra senz’anima. 3. Pirlo in balia degli eventi. La mia sensazione è che gli indisponibili e gli episodi a sfavore stiano condizionando la sua lucidità e appannando le sue idee. Tiene pervicacemente in campo gli stessi undici per 75 minuti nonostante la squadra fosse sull’orlo del precipizio, poi tre cambi: uno sterile (McKennie), uno tardivo (Arthur) e uno dannoso (Bernardeschi). L’unico che poteva dare un po’ di freschezza offensiva (Ramsey) tenuto fuori. Spero che il mister imparerà con l’esperienza che nel corso delle stagioni e delle partite possono insorgere numerose problematiche e che bisogna avere la capacità e la prontezza di cambiare spartito all’occorrenza. Diamo fiducia (tanta) e tempo (non troppo). 4. Terza volta su sei appuntamenti stagionali in cui subiamo un rigore e una espulsione, dato preoccupante e che non bisogna far passare inosservato. Concedere un penalty e restare in 10 all’interno della stessa partita significa compromettere il risultato per ingenuità e disattenzioni evitabili. Non sono abitudini da Juventus, lavorare per rimuoverle all’istante. 5. Sui singoli: Morata e Danilo sempre più i migliori di questo inizio di stagione, Dybala deve recuperare condizione e brillantezza, Kulu e Chiesa hanno sofferto il palcoscenico, devono fare esperienza e in questo tipo di partite non vanno schierati entrambi dall’inizio, reparto difensivo da rivedere (complici le assenze pesanti di De Ligt e Chiellini), il centrocampo è ormai da anni un’incognita di questa squadra, continua a non trovare una sua fisionomia e a non dare garanzie. In generale, poche certezze e molti giudizi da rimandare. ........ Continua -> https://bit.ly/2TFMYd6
  41. 1 point
    Perchè devi mettere in campo un soggetto che fa male alla squadra, fa male a noi tifosi e, soprattutto, fa male a se stesso. Non capisco perchè non abbia la dignità di cercare fortuna in altri lidi, in dimensioni più adatti a lui...
  42. 1 point
    beh ci sarebbe tantissimo da dire...provo a risponderti sinteticamente su tutto non ho mai detto che le squadre di allegri non siano organizzate e soprattutto non l'ho scritto nel post che hai citato. ho sempre detto che trovo un errore l'estremizzazione della sua idea, ovvero di dare un organizzazione difensiva solo nella metà propria campo e lasciare la manovra offensiva esclusivamente all'estro dei singoli. sono convinto che una eccessiva codifica dei movimenti offensivi sia alla lunga controproducente perchè gli avversari trovano le contromisure e tu limiti i giocatori di maggior talento e trovo che lasciare libero spazio all'estro dei singoli in fase offensiva sia meglio perchè rende più imprevedibile la manovra (e più divertente per i campioni). alcuni motivi per cui non sono d'accordo ok all'azione offensiva lasciata ai singoli ma c'è il momento in cui la stanchezza arriva, la condizione non è buona e le giocate non ti escono o le pensi in ritardo....in quei momenti se non hai un minimo di automatismo non esci più, non crei più. Questo alla sua ultima juve è successo spesso; la sua fase difensiva si sviluppa esclusivamente nella nalle propria metà campo mediante un calcio dedito alla chiusura delle linee di passaggio. nessun tentativo di aggressione e pressing se non a ridosso della propria area. Questo non è stato un problema fin quando il mondo del calcio non ha iniziato a cambiare ritmo. poche squadre potevano crearci problemi tecnicamente (tra le poche bayern, real e barca che sono anche quelle contro cui il sistema non ha retto!) con un blocco di calciatori di quel valore a fare da muro (BBBC + licht/ asa/evra/sandro sulle fasce + vidal, pogba,marchisio e dopo khedira in mediana). è una filosofia che ha dato i suoi frutti fin quando i ritmi delle inglesi o delle tedesche non sono diventati la norma e quando anche le medio-piccole hanno iniziato a correre. la fase di uscita palla è lasciata all'interpretazione dei singoli (problematica che lo stesso allegri ha ribadito infinite volte in tutte le salse ogni qual volta si è sofferta l'uscita). questo è stato quello che, secondo me, ha fatto saltare il banco nell'ultima stagione di allegri (in realtà anche dalla fine del campionato precedente .quindi un anno e mezzo). quando le squadre anche piccole hanno iniziato a pressare alto, in contemporanea al calo fisico di khedira, pjanic, mandzukic, ecc. è venuto fuori il limite dell'idea di uscire affidando la circolazione palla alla scelta dei singoli. una volta aggrediti, come poco margine per pensare la giocata, l'uscita palla si è fatta dannatamente complicata perchè non c'era un automatismo che sia uno a cui quelli in campo si potessero aggrappare. io dico ok a lasciare l'azione d'attacco allla giocata del campione ma negli ultimi 30-35 metri (che poi è quello che dicono tutti gli allenatori, sarri e pirlo compresi)..ma fino a li il pallone ce lo devi portare con i rabiot, con i de sciglio, con i bentancur....quindi con poco estro e tanti schemi. la memoria mi funziona male ma mi funziona ancora e non puoi dire che sono prevenuto perchè non mi conosci e non sai come la penso. e se anche fossi prevenuto nel giudizio non sarebbe logica conseguenza dire che un giudizio preesistente influenzato la mia memoria perchè in tal caso sarebbe più una questione di onestà intellettuale e sinceramente penso di essere onesto sia a livello intellettuale che sociale. Ricordo che abbiam fatto i punti ma ricordo anche chi eravamo quando li abbiam fatti e chi erano i nostri avversari. Il campionato degli ultimi due anni (lo scorso e questo) è più complesso perchè il livello di tutte le squadre si è uniformato, tendendo in generale verso l'alto. la juve di allegri ha avuto come avversario il solo napoli. il resto era robaccia : i prescritti sbandati di spalletti o prima ancora di thohir, i mafian dei cinesi prestanome di ziosilivo, la rometta, una lazio allo stato embrionale...anche dietro c'erano molte più squadre cuscinetto. le piccole giocano sempre più la palla sin da dietro, cercano di uscire palla al piede, ti pressano alto. e i ritmi si sono alzati. in concomitanza i nostri ritmi , complice il calo fisico dei senatori, è di molto calato il calcio degli ultimi due anni di allegri è stato oggettivamente brutto. difficoltà a ribaltare l'azione, a creare azioni da gol. si è vissuto sul golletto del campione e fortunatamente è andata bene (almeno in italia). vero giocava bene. mai detto il contrario. la prima juve del fuggitivo e quella del 4231di allegri sono state belle squadre. non troverai una mia dichiarazione in questo senso. si può giocare bene in modi diversi, non devi per forza fare calcio posizionale. ronaldo nel 2018 de ligt-demiral-rabiot-ramsey nel 2019 kulu-chiesa-arthur-morata nel 2020 anche noi come vedi spendiamo un botto (in proporzione al nostro bilancio). ma poi che catzo me ne frega di quanto spende Guardiola? vorrei solo che prendessero per la juve gente forte. è una tua idea. i fatti dicono che sarri ha vinto lo stesso uno scudetto contro avversari più forti, con acquisti più scarsi (rabiot inesistente per metà campionato, ramsey sempre rotto) e senatori più vecchi (khedira sempre out, matuidi oramai bollito, higuain che te lo dico a fare, costa chi l'ha visto?, barza ritirato, ...) non prendiamo 10/15 tiri a partita , forse neanche ieri col barca. se il concetto è che soffriamo di più si è vero ma non hai la controprova che con allegri sarebbe meglio. sul fatto che non siamo sterili come prima non capisco cosa intendi, se in questa stagione o nella passata o in tutto il post allegri. per la passata stagione, quella di sarri, sappi che, dati alla mano abbiamo, fatto più gol e tirato più in porta rispetto all'ultima di allegri. e questo nonostante il calo di higuain e la possibilità di schierare sempre e solo cr7 e dybala (senza cambi) questa è l'idea di allegri e la presentazione che fa da buon paraculo qual è per vendere il suo prodotto. ma anche dove gioca Lebron (come prima dove c'era MJ o Kobe) però si fanno gli schemi per lasciare la palla e l'1vs1 all'uomo più di talento in zona pericolosa (blocchi,taglia fuori, rotazioni, ecc..) altrimenti puoi vincere solo se i tuoi singoli sono molto più forti degli avversarsi .
  43. 1 point
    La Juventus è troppo lontana dal Barcellona La squadra di Koeman ha vinto dominando. Condividi:0 Per l’ennesima volta, al termine della partita persa malamente e meritatamente contro il Barcellona, Andrea Pirlo ha dichiarato che la Juventus è una squadra in costruzione. Difficile dargli torto. Sia perché in effetti l’arrivo di Pirlo, che sembra avere stravolto l’esperienza tattica di Sarri, e il constestuale innesto di parecchi giocatori, avrebbero meritato un periodo di rodaggio precedente all’inizio della stagione maggiore di quello che i calendari stravolti dalla pandemia hanno concesso ai bianconeri. Sia perché effettivamente la partita con il Barcellona ha mostrato una squadra confusa, imprecisa e ancora lontana dal mostrare un’identità vagamente solida. La squadra di Koeman era giunta a Torino reduce dalla sconfitta in casa nel Clásico contro il Real Madrid, preceduta da quella nella giornata precedente contro il Getafe, che relegava il Barcellona al dodicesimo posto in Liga con soli 7 punti in 5 partite. Le assenze di Piqué, squalificato, e Coutinho, infortunato, non miglioravano certo lo scenario di partenza del Barcellona. Tuttavia i blaugrana hanno dominato la partita, specie nel secondo tempo, e messo in grossa crisi la Juventus, che non è riuscita mai a mettere in difficoltà il palleggio del Barça e a mettere in affanno la difesa di Koeman. La riconquista del pallone Tra i bianconeri non ha funzionato quasi nulla. Nella conferenza stampa post-partita Andrea Pirlo ha in particolare evidenziato la necessità di migliorare la fase di riconquista del pallone. L’inizio della partita ha visto 3 occasioni da gol nei primi 2 minuti di gioco per il Barcellona, nate da un errore di Demiral che, in fase di costruzione bassa contro il pressing blaugrana, ha sbagliato un passaggio e ha servito Messi al centro dell’area di rigore bianconera. Scampato il pericolo, la Juventus ha trovato la maniera di rendere difficoltosa l’impostazione bassa del Barcellona, sporcando parecchie uscite con il pressing e sfiorando il recupero del pallone al centro dell’area avversaria con Kulusevski su un passaggio rischioso di Pjanic. Nelle fasi iniziali del match il 4-4-2 con cui la Juve gioca la fase di non possesso si accoppiava naturalmente con 4-2-3-1 di Koeman: Dybala e Morata pressavano i due centrali avversari, sulla palla verso i terzini uscivano gli esterni, e i due interni Pjanic e De Jong potevano essere aggrediti facilmente da Rabiot e Bentancur. Contro una linea arretrata a 4, il pressing della Juventus è efficace e agevolato dalla sovrapposizione delle due disposizioni in campo. È bastato che il Barcellona ruotasse la sua linea difensiva in fase di costruzione bassa, stringendo Sergi Roberto e alzando Jordi Alba, disegnando così una linea arretrata a tre in impostazione, per fare saltare tutti i meccanismi del pressing juventino, che ha perso ogni efficacia fino al termine della partita. Significativo è il fatto che il gol di Dembélé sia nato proprio nella prima azione in cui la squadra di Koeman si è disposta con tre uomini sull’ultima linea per sfuggire alla pressione bianconera, venendo fuori sul lato sinistro, per poi trovare, grazie al cambio di gioco di Messi, l’attaccante francese in isolamento contro Danilo dall’altra parte. Il lato sinistro è stato, per tutta la partita, quello preferito dal Barca per risalire il campo manovrando, grazie alle capacità di palleggio di Jordi Alba e all’impressionante partita del diciasettenne Pedri, capace di gestire in maniera cattedratica i tempi di gioco del Barcellona grazie alla sua tecnica sopraffina e alla sua comprensione del gioco. Lenglet può avanzare palla al piede capitalizzando la superiorità numerica della linea arretrata del Barcellona contro Dybala e Morata. La palla giunge agevolmente a Jordi Alba e il movimento di Messi in zona palla crea un’altra zona di superiorità numerica per il Barcellona che, dopo avere palleggiato, trova Dembélé sul lato debole. Come contro il Crotone e il Verona, il 4-4-2 della Juventus non è stato in grado di pressare efficacemente una linea di costruzione a tre. Le difficoltà in fase di pressing hanno così permesso al possesso palla del Barcellona di consolidarsi nella metà campo bianconera e costretto i bianconeri a lunghissime fasi di difesa posizionale contro l’insistito palleggio avversario. L’intensità del pressing non è stata quella necessaria a gestire efficacemente le scalate necessarie per adattare il 4-4-2 difensivo di partenza alla disposizione adottata dagli avversari, e la precisione nel posizionamento e negli angoli di pressione non è stata sufficiente a impedire che il Barcellona potesse risalire il campo palleggiando. Costretta quindi ad affrontare lunghe fasi di possesso avversario, la Juventus ha mostrato difficoltà anche nella difesa posizionale, in particolare nel riuscire, in mezzo al campo, a mettere pressione intensa e di qualità agli avversari in possesso di palla. Il Barcellona è pertanto riuscito a tenere il pallone tra i piedi per più del 60% del tempo e, nel secondo tempo, a palleggiare fin dentro l’area di rigore di Szczesny. Solo una sorprendente idiosincrasia verso il tiro in porta e la ricerca quasi caricaturale del passaggio verso il giocatore meglio posizionato per battere a rete hanno impedito al Barcellona di capitalizzare ancora di più il netto predominio sviluppatosi lungo la partita. Le difficoltà in fase di non possesso della Juventus sono testimoniate in maniera indiretta anche dalla prima sostituzione effettuata da Pirlo, che ha sostituito Kulusevski con McKennie per mettere dentro al campo un giocatore in grado di aumentare l’impatto fisico sugli avversari in un momento in cui il Barcellona sembrava potere tenere il pallone praticamente all’infinito. Il calcio complesso di Pirlo La fase di riconquista del pallone non è però stato l’unico aspetto del gioco di Pirlo a essere ancora in fase embrionale. Come è ormai chiaro, Pirlo cerca una transizione fluida dal 4-4-2 adottato in fase di non possesso palla verso un 3-2-5 di possesso i cui cardini sono la linea di costruzione a 3 e l’occupazione offensiva dei cinque corridoi verticali. La rotazione più ovvia contro il Barcellona ha previsto l’avanzata di Cuadrado sulla destra, con la conseguente occupazione del canale intermedio da parte di Kulusevski. Partendo da questa disposizione base, i giocatori offensivi sono stati liberi di muoversi lungo il fronte offensivo, avendo cura però di occupare tutta l’ampiezza del campo, fatta eccezione per Chiesa, che ha sempre adottato una posizione piuttosto aperta e profonda sulla fascia sinistra, finalizzata a sfruttare l’ex viola in isolamento sul lato debole, dopo avere palleggiato in costruzione prevalentemente sul lato destro del campo (il 45% del gioco bianconeri si è sviluppato dal lato destro del campo e solo il 27% sul lato sinistro). Adottando questa disposizione, il momento chiave dello sviluppo del gioco è il passaggio dal momento di costruzione a quello più avanzato, che coinvolge i giocatori offensivi, preferibilmente quelli che occupano la posizione interna. La bontà di questa transizione dipende dalla qualità della preparazione in fase di costruzione bassa e dalla capacità dei giocatori avanzati di trovare spazi per una ricezione quanto più agevole possibile. Oltre che, come per ogni momento di gioco, dalla qualità dell’esecuzione. Contro il Barcellona, specie nel primo tempo, la Juventus è riuscita a creare buone trame offensive, riuscendo a gestire con qualità il palleggio basso, liberando buone ricezioni tra le linee, attaccando direttamente la profondità o raggiungendo Chiesa isolato sul lato debole. Tuttavia non sempre il meccanismo immaginato dall’allenatore juventino ha funzionato a dovere. Contro un Barcellona che ha rinunciato a pressare con continuità la costruzione bassa per regalare compattezza al suo 4-4-2 difensivo, i bianconeri hanno troppo spesso forzato soluzioni complicate tra le linee, non supportate da una precedente fase di preparazione e smarcamento che rendessero più agevole e sicura la giocata. Specie contro difese schierate, e con tanti uomini sopra la linea del pallone, rimane fondamentale una paziente circolazione del pallone e la qualità delle scelte di passaggio. E troppo spesso la Juventus, pur senza aver creato precedentemente gli spazi sufficienti a questo palleggio, ha invece cercato complessi passaggi verticali tra le maglie della difesa del Barcellona, che aveva gioco facile nell’intercettarli. In quest’ottica rimane fondamentale la disposizione assunta dai giocatori offensivi che devono distribuirsi orizzontalmente su tutta l’ampiezza del campo, occupandolo ad altezze diverse per disordinare le linee difensive avversarie. Come detto, la rotazione del 4-4-2 difensivo della Juve era innescata dall’avanzata laterale di Cuadrado e il contemporaneo taglio verso l’interno di Kulusevski. La successiva libertà posizionale non è però sempre stata sfruttata a dovere dai giocatori bianconeri. In particolare Dybala e Kulusevski hanno spesso occupato la stessa porzione del terreno di gioco sul centro-destra, la loro zona di campo preferita. Come detto anche da Pirlo al termine della partita, i due hanno troppo spesso assunto una posizione simile cercando di ricevere lo stesso tipo di passaggio. Demiral conduce palla e allarga su Cuadrado che occupa l’ampiezza. Dybala e Kulusevski si avvicinano entrambi al portatore di palla nella medesima zona di campo: stesso movimento e stesso spazio occupato. La possibilità della disposizione della Juventus di ruotare e di muoversi liberamente per il campo rispettando i principi di scaglionamento richiesti dallo staff tecnico si è scontrata a volte con l’istinto dei singoli calciatori a occupare alcune zone del terreno di gioco. Nessuno dei trequartisti juventini, Dybala e Kulusevski, ama ad esempio la zona sinistra del campo e l’affollamento sulla zona di centro-destra, sebbene funzionale all’isolamento di Chiesa sul lato debole, è stato troppo spesso eccessivo per la ridondanza dei movimenti dei calciatori. Rispetto alle precedenti esibizioni dei bianconeri, si è avvertita l’assenza di Aaron Ramsey, capace di leggere la disposizione dei compagni e occupare quasi indifferentemente ogni posizione sul fronte offensivo, equilibrando lo schieramento della squadra. Più in generale, la prestazione della squadra ha sofferto, oltre che di una non eccelsa scelta dei passaggi, dei movimenti e dello scaglionamento in campo, anche di una qualità insufficiente delle esecuzioni. Kulusevski ha troppo frequentemente sbagliato il primo controllo e la conduzione successiva alla ricezione tra le linee. Federico Chiesa, una delle armi prescelte da Pirlo per far male alla difesa del Barca sfruttando il duello individuale contro Sergi Roberto, è riuscito a portare a termine con successo solo 2 dei 7 dribbling tentati, una percentuale del tutto insufficiente per un giocatore che punta quasi tutto sulle iniziative personali. La partita di Dybala, dopo i 90 minuti giocati con il Verona al rientro dall’infortunio, è stata davvero poco brillante. In un’ottica più ampia, alcuni dei giocatori bianconeri, Kulusevski, Chiesa, lo stesso Morata, abituati a esprimere il meglio delle loro qualità tecniche in spazi ampi, dovranno migliorare il loro gioco negli spazi più angusti in cui le difese schierate e lo stesso sistema di gioco pensato da Pirlo li costringeranno a giocare nel prossimo futuro. L’importanza della lettura della partita La qualità della prestazione bianconera si è degradata con il passare del tempo e l’avanzare della fatica. L’assenza di molti titolari e la scarsa possibilità di concedere riposo ai giocatori impegnati ogni tre giorni è una parziale attenuante, invocata anche da Pirlo nel post-partita, al vistoso calo della prestazione nel secondo tempo. Ma non spiega certo da sola il dominio del Barcellona. La lettura complessiva della partita nelle fasi di difficoltà non è parsa sempre lucida e capace di rispondere alle esigenze tattiche del match. Costretta a inseguire il palleggio del Barcellona per momenti della partita troppo lunghi, la Juventus avrebbe avuto bisogno, dopo avere faticosamente riconquistato il possesso, di gestire con pazienza il pallone per regalarsi fasi di possesso sicure che togliessero la palla dai piedi degli avversari e che le permettessero di riorganizzare il proprio attacco per abbassare il Barcellona e spostare il baricentro più in alto. Invece, proprio nei momenti di maggiore difficoltà nella riconquista del pallone, la Juventus ha più volte forzato la ricerca della ripartenza veloce, perdendo precocemente il possesso e regalando un’ulteriore fase di possesso avanzato agli uomini di Koeman. Un errore nell’interpretazione del match e un segnale che l’identità tattica della squadra è ancora acerba e l’acquisizione profonda dei principi di gioco ancora insufficiente a condurre a una gestione matura della partita. La partita con il Barcellona, oltre alla sua importanza per la classifica del girone di Champions League, era un test per verificare lo stato di avanzamento dei lavori della Juventus. Il test ha confermato come la squadra di Pirlo sia ancora in uno stato piuttosto acerbo del suo sviluppo. L’assenza di tanti giocatori e il poco tempo a disposizione per la preparazione e gli allenamenti costituiscono degli ostacoli oggettivi per una squadra che ha profondamente cambiato il proprio credo tattico e buona parte della rosa. La Juventus ha mostrato difficoltà in ogni fase del gioco. Dalla riconquista del pallone alla gestione delle troppo lunghe fasi di difesa posizionale. Dallo scaglionamento in campo alla lettura delle giocate da eseguire. Dalle singole giocate tecniche alla gestione complessiva della gara, specie nei momenti di difficoltà. Non è certo tutto da buttare e il progetto tattico appare ambizioso e a tratti mostra le sue potenzialità. La strada da fare è però ancora tanta e comprende anche un grosso lavoro per trovare il giusto punto di contatto tra le caratteristiche dei giocatori, le loro abitudini e il sistema di gioco adottato e per trovare la giusta chimica tra le qualità tecniche dei giocatori offensivi a disposizione. Il Barcellona di Koeman, giunto a Torino dopo un difficile inizio di stagione, è invece riuscito, almeno per una sera, a superare i propri problemi in transizione difensiva grazie alla qualità del proprio possesso palla e ha ridotto gli spazi tra i reparti in fase di non possesso puntando sulla compattezza invece che sulla ricerca di una riconquista aggressiva del pallone – una scelta forse confermata anche dalla rinuncia iniziale ad Ansu Fati. Nonostante ciò, contro la Juventus, la qualità del palleggio blaugrana è stata più che sufficiente a dominare una partita che potrebbe essere stata già decisiva per l’assegnazione del primo posto nel girone.
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    Fosse l'unico, AA e' molto piu' colpevole avallando certi acquisti senza senso e dannosi per il bilancio. AA si fida degli amici paratici e neved. Un manager non mette l'amicizia prima delle capacità. Scusate se mi ripeto, ma paratici ha fatto molto molto male da quando ha avuto carta bianca... Pirlo fa quel che può, ma c'è un tasso tecnico medio avvilente in questa squadra... E non ditemi che non c'erano soldi perché ne sono stati buttati a palate... Berna e chiesa 100 milioni in due me lo metto in firma.
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    Noi spendiamo 105 milioni per Kulusevski e Chiesa..... E soprattutto vendiamo De Sciglio, vergogna !
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    Ricapitolando dopo lo scempio visto fino ad oggi: - strapagato Chiesa per avere un un'esterno privo di tecnica per sostituire un giocatore tecnico come Costa. Aveva più senso risparmiare parte dei soldi e prendere un Boga qualsiasi. - Mackenzi ha i piedi quadrati come Matuidi. Possibile che non riusciamo a prendere un centrocampista che abbia piedi buoni ma anche un minimo di fisicità e dinamismo? - Ramsey, Bernardeschi e Rabiot stanno ancora qua? Via in prestito prima di subito. Sono inservibili. - Gestione difesa/terzini disastrosa. Reparto con la coperta corta. Credo che la prima cosa da fare sia proprio un cambio alla dirigenza tecnica.
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    2 partite di Champions ? Pedri con quei 105 milioni, s'è pulito il kulo amico mio
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    È il volto della Juve: molle, lenta, prevedibile e scarsa
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